giovedì 28 febbraio 2013

E.Coli, stampa: "Si annida nei tubi dell'acqua"

Il batterio killer potrebbe essersi annidato nelle condutture dell'acqua potabile, in particolare in quelle raramente controllate delle reti idriche dei centri più piccoli. A lanciare l'allarme è il presidente della "Commissione acqua potabile" tedesca, Martin Exner, che a "Der Spiegel" dichiara che "il pericolo di una contaminazione microbiologica dell'acqua potabile è stato finora assolutamente sottovalutato".
Anche Helge Karch, direttore dell'Istituto di Igiene del policlinico universitario di Muenster, è convinto che il batterio sia capace di annidarsi nell'ambiente "arrivando di nuovo una volta o l'altra alla gente". Mentre per le reti di distribuzione idrica dei grandi agglomerati urbani il pericolo di contaminazione con il batterio killer è esiguo, poiché la qualità dell'acqua viene controllata più volte al giorno, diversa è la situazione negli acquedotti che servono i piccoli centri, dove i test vengono effettuati una volta all'anno.

Lo 'Spiegel' rivela che per queste reti idriche, ancora prima dello scoppio della recente epidemia, nell'acqua potabile erano stati spesso rinvenuti i batteri di E.Coli. Il settimanale cita anche uno studio dell'Organizzazione mondiale della Sanità, dal quale risulta che nel 5% dei campioni di acqua di piccoli acquedotti e nella metà dei pozzi privati del Baden-Wuerttemberg sono stati rinvenuti batteri di origine intestinale. Per questo motivo la Commissione tedesca per l'acqua potabile ha deciso la settimana scorsa a Berlino di introdurre norme di controllo più severe per l'acqua destinata all'irrigazione di piantagioni di verdura e di germogli, ma anche dell'acqua potabile delle piccole reti idriche.

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