giovedì 28 febbraio 2013

Voglia di primavera. In Camargue un resort quattro stelle tra cavalli e fenicotteri

È vero, lo splendore della Camargue, la regione francese alle foci del Rodano, si manifesta più avanti, in piena primavera. Ma chi vuole approfittarne inizia a preparare adesso il suo viaggio, il suo long weekend,
la sua escapade, come dicono i francesi.
Mare e natura, cavalli in corsa e fenicotteri, la Camargue è entrata da decenni nell’immaginario degli italiani che amano frequentarla in ogni stagione; molti privilegiano il camper ma a chi non può fare a meno delle comodità dell’albergo arriva la proposta dell’unico resort quattro stelle della regione.
 



L’Auberge Cavaliere du Pont de Bannes è aperto tutto l’anno e si trova a solo mezzo chilometro dalla località camarguese più famosa, Saintes Maries de la Mer.
I cavalli, protagonisti della Camargue, lo sono anche del resort, grazie a un’arena per spettacoli equestri e a un centro equestre per cavalcare in tutta sicurezza. Non mancano, ovviamente, i ponies e le passeggiate naturalistiche in calesse sono uno dei must dell’offerta del resort.

La struttura conta 84 camere e le più ambite sono le cosiddette cabanes du guardien, con il tetto in giunchi, l’architettura in stile rurale e il soppalco interno particolarmente gradito dai bambini, Ma tutte le camere del resort sono in stile camarguese rustico benchè dotate di tutti i confort della categoria a quattro stelle.
L’Auberge du Cavaliere dispone di due ristoranti che servono piatti tipici della regione con ampio spazio per il pescato fresco e per le carni preparate alla brace.



Importante anche la sezione spa e benessere dell’albergo. Ad accogliere gli ospiti ci sono una piscina scoperta, una sauna e una jacuzzi; un’ampia scelta di trattamenti è disponibile così come sono proposti corsi di pilates. Naturalmente presso l’hotel è possibile organizzare escursioni naturalistiche o culturali e tra le mete non può mancare il suggestivo borgo di Aigues Mortes.
Molte le offerte speciali disponibili sul sito web in italiano. Fra queste, l’offerta long weekend da giovedì a lunedì (4 notti) per fine marzo e aprile. Due persone in doppia e in bed & breakfast pagano 987 euro in totale con accesso spa, due massaggi, noleggio biciclette per due giorni e un pic nic sulla spiaggia. Altre offerte per periodi più lunghi e per famiglie.

Kerala: l'India più amata dagli italiani

1. Visitare Cochi

Durante una passeggiata a Cochi non potete mancare: un giro tra le vie del centro e lungo le mura cittadine a bordo di un rickshaw, il profilo delle antiche reti da pesca cinesi al tramonto, la visita al Museo Indo-Portoghese e una puntatina alla chiesa di San Francesco, la più antica eretta dagli europei in India, nel lontano 1503.


2. Scoprire le backwater

Lo spot più celebre dello stato indiano sono le backwater ovvero la rete di canali navigabili che corre per ben 900 km, da percorrere a bordo di houseboat dal sapore retrò. La base di partenza più comune per esplorarle è Alleppey. Per dormire a pelo dell'acqua la migliore è Coco HouseBoats .

3. Rilassarsi sulla spiaggia

Con 600 km di costa, il Kerala è, insieme a Goa, la destinazione più gettonata per chi, anche in India, non vuole rinunciare alla tintarella. Oltre alle spiagge già note, quali Kovalam e Varkala, esistono tratti di litorale ancora pressoché selvaggi. Tra le «chicche», da non perdere Mararikulam.

4. Rigenerarsi con l'ayurveda

Un'esperienza indimenticabile, per chi visita il Sud dell'India, è sperimentare i trattamenti e i massaggi ayurvedici nei centri specializzati. I resort ideali dove viverla sono il Somatheeram Ayurveda Resort di Trivandrum e il Sarovaram Ayurvedic Health Center  ad Ashtamudi.

5. Gustare il dosa

Dominato dall'uso del latte di cocco e servito su una foglia di platano, il thali (piatto nazionale dell'India) è considerato uno dei migliori del Paese. La pietanza più amata dagli italiani, invece, è il dosa, un misto tra la piadina e la crèpe, con base di farina di riso e lenticchie, ripieno di patate e spezie.

6. Bere un tè a Munnar

Colline di tè che si susseguono a perdita d'occhio, aria fresca e foreste di sandalo sono gli ingredienti per non rinunciare ad una deviazione nell'interno del Kerala. Munnar è soltanto la stazione più nota, punto di partenza per affittare una moto e scoprire, in silenzio, gli incantevoli dintorni.

7. Assistere al Kathakali

Il celebre Kathakali, un elaborato dramma in forma di danza, fa da traino alle altre forme d'arte rappresentativa del Kerala quali Kootiyattam, Krishnanattam e Kalarippayattu. La location migliore dove ammirare queste antiche forme di danze indiane è il Kerala Kathakali Centre di Fort Kochi


8. Coccolarsi nei resort

Dagli hotel coloniali di Cochi ai resort «on the beach», l'ospitalità del Kerala vanta standard piacevolmente più alti rispetto agli altri stati indiani. Tra i nostri preferiti, l'elegante Sreeragam Luxury Villa Retreat di Kochi, il Vythiri Resort un'oasi di pace immersa nella foresta di Shola, e il Lake Palace,  un resort da sogno sulle backwater.

9. Avvistare gli animali

Nelle lussureggianti foreste dei Western Ghats, la catena montuosa che divide il Kerala dal Tamil Nadu, si celano ben 12 riserve naturali e 2 parchi nazionali. Dalla Kumili, si può esplorare il Periyar Wildlife Sanctuary , nella certezza d'incontrare elefanti indiani, bisonti, antilopi, gazzelle, cinghiali e scimmie e nella (rara) speranza di avvistare tigri e leopardi.

Hotel di design a Marsiglia Capitale della cultura 2013

Dopo Parigi, l'albergo progettato dal re del design Philippe Starck conquista anche la costa francese aprendo i battenti a Marsiglia. Punti di forza del Mama Shelter Marseille sono la sua atmosfera giovane e design oriented, il servizio di alta qualità e, soprattutto, i suoi prezzi democratici. Situato nel centro della città portuale, a quindici minuti a piedi dalla spiaggia, è la location ideale per scoprire la nuova Capitale europea della cultura.
In occasione di Marseille-Provence 2013, infatti, la più grande città della Francia meridionale e i 97 comuni coinvolti nel progetto saranno invasi da una girandola di eventi che, suddivisi in tre «episodi», accompagneranno i visitatori in un viaggio al centro della cultura mediterranea e non solo. In programma, grandi mostre - da Cézanne a Picasso -, performance artistiche all'avanguardia e installazioni nei nuovi poli disegnati dai più grandi nomi dell'architettura contemporanea, come il Museo delle Civiltà d'Europa e del Mediterraneo firmato Rudy Ricciotti e l'Euromed Center ideato da Massimiliano Fuksas.

L'anno della creatività, soggiornando al Mama Shelter, inizia all'insegna del risparmio grazie all'offerta dedicata che prevede il soggiorno in camera doppia, con colazione compresa e due city pass, al prezzo di 159 €. Quattro le tipologie di stanze – doppia, luxe, deluxe, family e suite - tutte ispirate al tema del gioco e dotate di Imac 27’’ con TV, radio, internet, WIFI gratuito, film a richiesta e minibar. Di tendenza anche l'offerta enogastronomica del Mama, con il ristorante dello chef Alain Senderens e il suo celebre brunch domenicale a 33 €, la pizzeria e l'happening bar dove l'abbinata Pastis e sardine va sempre per la maggiore.

Se, per le famiglie, non manca il servizio di baby sitter, i business man hanno a disposizione tutto il necessario per organizzare meeting di successo in una cornice giovane e originale. Scaricabile dal sito internet del Mama Shelter, inoltre, l'utile guida alla visita della città di Marsiglia offre anche una vasta selezione di indirizzi - dai ristoranti dove mangiare la migliore bouillabaisse ai locali più cool - per vivere la «Capitale» a 360°. Comodo da raggiungere, infine, il Mama Shelter si trova a venticinque chilometri dall’aeroporto Marseille Provence e a dieci minuti di taxi della stazione ferroviaria. Stazioni della metropolitana più vicine: Baille, Castellane e Notre Dame-du-Mont.

Zanzibar, un viaggio "dentro" tra colori accecanti e umanità pura

Sono sbarcata in Africa e mi è mancato il fiato. Caldo, umidità e un odore acre di ascelle che non conoscono acqua, nè tantomeno deodoranti, mi hanno accolta. E ho sorriso.
L'aeroporto di Stone Town, decadente quanto affascinante capitale di Zanzibar, senza aria condizionata, senza regole, senza nastro dei bagagli è tutto un pullulare di voci e colori. Karibu! Hakuna matata! Frasi ripetute in sottofondo, che hanno accompagnato il mio soggiorno in quest’ultimo Natale. 



Sui cataloghi delle agenzie di viaggio Zanzibar è chiamata “l’isola delle spezie”, ma non basta. Per me rappresenta la magia di potersi addormentare sotto un manto di stelle, col vento tra i capelli e il sale sulla pelle. Di rimanere incantati di fronte a tramonti mozzafiato, di commuoversi davanti a un’alba incantata. Di nuotare felice con i delfini. E’ il luogo dove, dopo tanto stress, ho camminato sempre scalza provando un senso di libertà unico, dove ho tolto l’orologio e scandito le mie giornate al ritmo della natura. E’ il posto che più mi ha fatto provare un raro senso di appartenenza difficile da spiegare a parole. Dove è stato possibile fare un viaggio: attraverso un luogo, dentro di me.

Sono stata avvolta da colori accecanti: dal verde delle palme, dei banani e di mille piante tropicali, dalla sabbia bianca e talcata, dall’oceano cristallino, potente e silenzioso. E sono stata rapita e conquistata dagli sguardi teneri e amichevoli della gente del posto, timida e curiosa. Dalla dolcezza dei bambini, che si divertono con poco e sorridono molto, sempre e comunque, anche se spesso non c’è proprio da sorridere... Nel pullulare di villaggi turistici, resort stellati, hotel di charme, che si susseguono lungo chilometri di spiagge bianche, ho incontrato persone meravigliose e incrociato occhi profondi e pieni di sogni.

Zanzibar è intrisa di umanità pura, di cose semplici e autentiche, e anche di tante contraddizioni. Dal mio rientro sono attraversata da un grande senso di impotenza... I bianchi europei, "superiori", hanno molte responsabilità, prima fra tutte quella di aver depredato (perchè è sempre il lato economico che muove il mondo, ahimè) senza curarsi delle potenzialità di un popolo sicuramente indolente ma tanto bello. Non é una questione di intelligenza , come qualcuno spesso suggerisce, ma di abito mentale e abitudini pratiche. Mi chiedo tutti i giorni cosa sia possibile fare, nel nostro piccolo da qui, a parte inviare scatoloni pieni di vestiti usati...

Padova, i genitori avrebbero autorizzato la donazione degli organi. In corso gli accertamenti per verificare se la bambina sia stata contagiata dallo stesso ceppo del batterio killer
E' morta la bambina di due anni di Monselice colpita nei giorni scorsi da Escherichia coli. Le sue condizioni cliniche sono precipitate giovedì dopo un peggioramento di fegato e reni. Dopo il consenso dei genitori della piccola, sono stati donati gli organi. I medici padovani non avrebbero ancora individuato il ceppo del batterio killer e si sta verificando la possibile compatibilità con quello che in Germania ha ucciso 33 persone.Oltre che al centro di microbiologia patavino, alcuni campioni biologici sono stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma. Altri due bambini affetti da E.Coli, ma provenienti da altre zone, erano stati ricoverati in Pediatria ma sono già guariti e sono stati dimessi.

E.Coli, stampa: "Si annida nei tubi dell'acqua"

Il batterio killer potrebbe essersi annidato nelle condutture dell'acqua potabile, in particolare in quelle raramente controllate delle reti idriche dei centri più piccoli. A lanciare l'allarme è il presidente della "Commissione acqua potabile" tedesca, Martin Exner, che a "Der Spiegel" dichiara che "il pericolo di una contaminazione microbiologica dell'acqua potabile è stato finora assolutamente sottovalutato".
Anche Helge Karch, direttore dell'Istituto di Igiene del policlinico universitario di Muenster, è convinto che il batterio sia capace di annidarsi nell'ambiente "arrivando di nuovo una volta o l'altra alla gente". Mentre per le reti di distribuzione idrica dei grandi agglomerati urbani il pericolo di contaminazione con il batterio killer è esiguo, poiché la qualità dell'acqua viene controllata più volte al giorno, diversa è la situazione negli acquedotti che servono i piccoli centri, dove i test vengono effettuati una volta all'anno.

Lo 'Spiegel' rivela che per queste reti idriche, ancora prima dello scoppio della recente epidemia, nell'acqua potabile erano stati spesso rinvenuti i batteri di E.Coli. Il settimanale cita anche uno studio dell'Organizzazione mondiale della Sanità, dal quale risulta che nel 5% dei campioni di acqua di piccoli acquedotti e nella metà dei pozzi privati del Baden-Wuerttemberg sono stati rinvenuti batteri di origine intestinale. Per questo motivo la Commissione tedesca per l'acqua potabile ha deciso la settimana scorsa a Berlino di introdurre norme di controllo più severe per l'acqua destinata all'irrigazione di piantagioni di verdura e di germogli, ma anche dell'acqua potabile delle piccole reti idriche.

Inquinamento a nuovi livelli record

E' peggiorata ulteriormente la situazione dello smog a Pechino, dove l'indice dell'inquinamento diffuso dall'Ambasciata americana ha superato il valore considerato massimo. Alle 10 di mattina, l'indice della PM2,5 - le particelle inquinanti abbastanza piccole da entrare nei polmoni - aveva toccato il livello di 510 per metro cubico. Il livello massimo "molto dannoso" per la salute è di 500.

La Corea del Nord minaccia gli Usa

La Corea del Nord alza ancora il livello del confronto con la comunità internazionale, mettendo in guardia gli Usa: sono "alla portata dei missili strategici e delle armi nucleari" di Pyongyang. Lo afferma un articolo pubblicato sul sito ufficiale della propaganda nordcoreana, Uriminzokkiri. "Gli Usa non pensino di essere al sicuro perchè si trovano dall'altra parte dell'Oceano Pacifico", prosegue il testo citato dall'agenzia sudcoreana Yonhap.

Nuova Zelanda, squalo bianco uccide bagnante

Un esemplare di squalo bianco di oltre 4 metri ha ucciso un bagnante a pochi metri dalla spiaggia di Muriwai, in Nuova Zelanda. "Abbiamo visto la pinna, poi sangue ovunque - ha raccontato un pescatore -. L'uomo era ancora vivo, gli abbiamo gridato di andare verso un scoglio, ma con un altro attacco lo squalo lo ha portato giù". La Guardia costiera è intervenuta sparando contro l'animale, che non si sa se sia stato ucciso .

Parco di Keukenhof, un'esplosione di primavera

In Olanda, a circa 35 chilometri di distanza da Amsterdam, nel parco di Keukenhof la primavera è quasi arrivata. E sì, perché nel famoso parco botanico, situato nei pressi della città di Lisse, manca poco alla fioritura di ben di 7 milioni di tulipani, narcisi e giacinti. Uno spettacolo a cui vale la pena partecipare.

KEUKENHOF, UN PARCO INCANTATO – Il parco botanico, situato nei pressi della città di Lisse e a soli 35 chilometri di distanza da Amsterdam, è considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo. Qui, infatti, su una superficie di 32 ettari, fioriscono ben 7 milioni di bulbi, tra tulipani, narcisi e giacinti, tutti rigorosamente piantati a mano. 

Ma i fiori non sono l’unica attrattiva di questo stupefacente parco. Sculture, fontane, canali, mulini a vento, 30 esposizioni floreali, 7 giardini d’ispirazione, un lago e 2500 alberi sono le altre ricchezze che fanno di Keukenhof il parco più importante del mondo in questo ambito. E non è un eufemismo quando si dice che a Keukenhof la primavera trionfa come in nessun altro posto al mondo. 

Una vera e propria esplosione di colori e natura che da oltre 60 anni incanta chiunque abbia il desiderio di visitare questo luogo da fiaba. Inoltre il parco, aperto tutti i giorni dal 21 marzo al 20 maggio incluso, si avvale anche della presenza di esperti del settore dei giardini. Una ricchezza ulteriore per tutti gli amanti del verde.
Mentre, per chi desidera dedicare qualche ora alla scoperta dei dintorni di Keukenhof, magari passeggiando piacevolmente in bicicletta; presso il parcheggio Hoofdingang e nel weekend anche presso il parcheggio P-Extra, potrà noleggiare la bici che preferisce e darsi all’itinerario più adatto alle proprie esigenze. 

Il costo del noleggio è di 10 euro al giorno, compresa la piantina con i quattro itinerari possibili e che variano dai 5 ai 25 chilometri di lunghezza. Per i più intraprendenti vi è anche il percorso di 35 chilometri denominato: “Itinerario della Regione dei Bulbi”. 

Amate così tanto la bicicletta da volerla utilizzare come mezzo di trasporto di un intero viaggio in terra olandese? Bene allora non vi resta che prenotare il bellissimo tour, organizzato dall’agenzia viaggi Funactive, che da Amsterdam conduce a Uithoorn attraverso campi di tulipani, bellezze artistiche, eventi particolari come l’asta di fiori più grande al mondo che si tiene ad Aalsmeer, e borghi pittoreschi come Spaarndam, il famoso paese della celebre novella e successivo film “Hans Brinker e i pattini d'argento”. Inoltre il viaggio dà la possibilità di pernottare su barche trasformate in moderni e affascinanti hotel.

In Liguria un appuntamento per tutti gli amanti dell'eco-turismo

Il 2 marzo, in Liguria, il Parco nazionale delle Cinque Terre, dà il via al “Maritime Walking Festival”, uno degli eventi più attesi della primavera. Tredici le escursioni tematiche proposte dal Parco i cui temi spaziano dalla natura fino alla cultura e all'enogastronomia. Un viaggio all'insegna del divertimento e dell'escursionismo.

MARITIME WALKING FESTIVAL, NATURA E DIVERTIMENTO – Il festival, in programma dal 2 marzo fino a fine mese, propone in alcuni dei luoghi più belli della Liguria, Toscana, Corsica e Sardegna, un ricco calendario di appuntamenti dedicati all'escursionismo, alla natura, alla cultura e all'enogastronomia, sotto la guida attenta di guide turistico-ambientali. Ma, tra tutte le regioni protagoniste sicuramente spicca la Liguria con le sue 13 escursioni tematiche da vivere nel bellissimo Parco nazionale delle Cinque Terre. Il Parco, istituito nel 1999, in provincia della Spezia, è famoso per i suoi terrazzamenti, creati per ricavare piccoli lembi di terra da coltivare, che si affacciano direttamente sull'omonima Area Marina Protetta. L'intera area delle Cinque Terre: Portovenere, Cinque Terre e le isole Palmaria, Tino e Tinetto dal 1997, appartiene al sito UNESCO  dei “paesaggi culturali” della Lista Patrimonio Mondiale dell’Umanità. I temi toccati dalle escursioni proposte dal Maritime Walking Festival vanno dalla fotografia alla psicologia, dall'arte alla bellezza del paesaggio, dalla natura fino all'arte ai sapori antichi. Tematiche trattate rigorosamente tra una passeggiata e l'altra lungo i quei paesaggi terrazzati a picco sul mare tra i più famosi al mondo.

Tra gli appuntamenti più attesi: “Fotografando da Tramonti al tramonto”, escursione del 2 marzo;“Ricordi in cammino” e “Luciano Maciotta, turn on the light, entrambi in data 3 marzo; “Andar per erbi…l’otto marzo”; “Per quell’amore di cose” il 10, “Italia, bellezza, futuro”ancora il 10, “Gli alberi monumentali all’ombra dei Santuari” venerdì 15, “Aperitivo tra Volastra e Corniglia” sabato 16, “Si fa presto a dire limoncino” domenica 17. Enogastronomia e passeggiata da Manarola con “Per l’antica via, caccia al pesto” sabato 23, a Riomaggiore per “Da monti al mare…e siamo fritti” domenica 24, di “Buon passo” sabato 30” e chiusura con il brindisi domenica 31 con “Cantine aperte a Tramonti”. Infine, da non perdere anche gli eventi proposti dal Parco Regio

Viaggio alla scoperta di tutte le ricchezze di una delle città più cosmopolite d'Europa

È una tra le città più cosmopolite, calienti e ricche di incredibili gioielli d’arte. Questo luogo così speciale è Barcellona, affascinante capoluogo della Catalogna, Spagna. 
 Il suo cuore è un perfetto miscuglio di tracce medioevali che si intrecciano alle più belle espressioni del Modernismo e delle opere del XX secolo. Meta ideale per un viaggio sotto il caldo sole della Spagna alla scoperta di tutti i segreti di una delle sue più importanti città. 
BARCELLONA , ANIMO CALIENTE – Città di origine romana, Barcellona nei secoli ha sempre mantenuto inalterato il suo spirito dedito all’arte e all’architettura. Non è un caso infatti che l’UNESCO abbia dichiarato Patrimonio dell’Umanità quelli che sono gli edifici di maggior pregio degli architetti catalani come Antoni Gaudí e Lluís Doménech i Montaner presenti in città. Un esempio? Il Parco e il Palazzo Güell,  la Casa Milà “La Pedrera” di Gaudí, il Palazzo della Musica Catalana e tanti altri ancora. Arte di alto livello ma anche una forte cultura popolare sono i tratti salienti di questa calda città mediterranea. Ma per conoscere lo spirito vero della città non si può prescindere da una passeggiata lungo La Rambla, una delle vie più famose di Barcellona. Attraverso di essa avrete modo di conoscere la chiesa di S.Anna, il tradizionale mercato degli uccelli e quello dei fiori e alcuni tra i più importanti edifici rinascimentali e barocchi come  l’Ospedale della Santa Creu, il Palazzo Moja e la chiesa di Betlem. Un appunto: non dimenticatevi di fare un salto al Mercato della Boquerìa posto al numero 91 della Rambla. Qui verrete letteralmente rapiti dalla bellezza dei chioschetti in bronzo che vendono ogni ben di Dio. Ma se ai beni all’aria aperta preferite i musei, non temete, Barcellona saprà accontentarvi. Qui, tra Il Museo di Storia della Città, il Museo di Storia della Catalogna, il Museo di Arte Moderna o il Museo di Arte Contemporanea (MACBA) potrete dare sfogo alla vostra sete di cultura. Avete voglia di visitarli tutti ma vi spaventa il costo da sostenere? 
Recatevi al palazzo del Municipio, qui potrete acquistare l’Articket, una tessera multi-ingresso che consente di visitare il MNAC, il MACBA, la Fondazione Joan Miró, la Fondazione Antoni Tàpies e tanti altri enti a un prezzo contenuto. Infine, sempre presso il Municipio, è possibile comprare la Barcelona Card (per 1, 2, 3, 4 o 5 giorni) che, a un prezzo limitato, vi dà la possibilità di usufruire dei mezzi di trasporto in modo gratuito e di avere notevoli sconti in musei, teatri e anche ristoranti.
TRA CATTEDRALI E OPERE D’ARTE ORIGINALI– Tra le innumerevoli bellezze artistiche e architettoniche di Barcellona non si può non nominare la Cattedrale, attorno alla quale sorgono palazzi medievali come la Casa dels Canonges, La Pia Almoina e la Casa d´Ardiaca; la chiesa della Mercè, patrona di Barcellona, e nel quartiere della Ribera: il Palazzo Aguilar, il famosissimo Museo Picasso. Mentre Il Tempio della Sagrada Familia, la Casa Lleó Morera, la Casa Amatller o la Casa Batlló sono solo alcuni dei numerosi gioielli in stile moderno che rendono ancora più affascinante la città. 
Ma tra tutti i tesori nominati sicuramente merita una visita più approfondita La Sagrada Familia, la grande chiesa dell’espiazione a cui il geniale Gaudí si dedicò fino alla sua morte. Lavori che ancora oggi non sono conclusi. Straordinarie le sculture della facciata che narrano la vita di Gesù e la Gerusalemme celestiale nel suo interno. La Cattedrale è stata consacrata da Papa Benedetto XI Il 7 novembre del 2010. Sempre di Gaudì non potete non visitarle sue emblematiche case – Pedrera e Batllò -  e i suoi giardini dalle architetture veramente stravaganti e dai colori a dir poco vivaci, il famosissimo Park Guell.

La “Versailles tedesca”.Tra castelli e giardini, un vero e proprio scrigno ricco di bellezze artistiche e naturali

In Germania, a pochi chilometri di distanza da Berlino, sorge la cosiddetta “Versailles tedesca”: Potsdam. Nota per la bellezza dei suoi castelli e giardini, ex residenze dei re di Prussia, è un concentrato di bellezze artistiche e naturali. Un viaggio principesco tra cultura e natura incantevole.
 
POTSDAM: REGNO DI CASTELLI E GIARDINI – Capitale del Land Brandeburgo, è nota innanzitutto per la preziosa eredità, in termini storici e di beni architettonici, lasciatele dai re di Prussia. La città, infatti, custodisce, una cospicua quantità di castelli e giardini che un tempo furono simbolo del potere della casata reale. Un patrimonio architettonico talmente eccezionale da essere dichiarato, nel 1990, sito dell'UNESCO.
 
 
I monumenti e i luoghi che sono entrati a far parte del patrimonio dell’umanità sono: i castelli presenti sull’isola di Pfaueninsel e i parchi Sanssouci, Neuer Garten, Babelsberg, Glienicke a cui si aggiunsero, negli anni a seguire, il castello e il parco Sacrow, la chiesa Heilandskirche e altri 14 monumenti tra cui: la stazione ferroviaria imperiale, il castello e il parco Lindstedt, e il belvedere sulla collina Pfingstberg. L’area, con i suoi 500 ettari di parchi e 150 edifici, rappresenta uno dei siti culturali più grandi d’Europa. 
Tra le innumerevoli bellezze culturali e naturali non tralasciate di visitare: il ponte sul fiume Havel che collega Potsdam a Berlino, il Glienicker Brücke; il castello di Sanssouci, in stile rococò e soprannominato "Versailles della Prussia" e gli altri siti di epoca prussiana quali il Nuovo Palazzo, il castello Cecilienhof e il castello Babelsberg.
 
 
TRA CAFFÈ E CINEMA – Tra tutti i quartieri presenti in città, il più affascinante e ricco di vita è sicuramente il quartiere olandese dove tra locali stravaganti, caffè e gallerie artistiche è possibile vivere il lato autentico, moderno e passionale di Potsdam. Il quartiere è raggiungibile attraversando la Nauener Tor. Per chi invece desidera visitare il lato artistico e teatrale della città, deve dirigere i propri passi verso il quartiere Schiffbauergasse che si estende su una superficie di dodici ettari in riva al lago Tiefer. Qui, non tralasciate di visitare la vecchia sede della Volkswagen, odiernamente utilizzata come atelier e spazio espositivo per giovani talenti. 
 
Siete degli appassionati di cinema? Bene, Potsdam è in grado di rispondere anche a questa passione. Nel quartiere di Babelsberg sorgono infatti i famosi studi cinematografici, noti in tutta Europa, nei quali venne scritta la storia del cinema tedesco. Qui, infatti, venne girato il primo film sonoro tedesco, furono realizzate pellicole del calibro dell’ “ L'angelo azzurro" e di "Feuerzangenbowle" e inventato il genere fantasy.

 Un vero e proprio viaggio nel mondo incantato del cinema e della televisione. Infine per i più “classici” è d’obbligo una bella passeggiata nel centro storico di Potsdam con la sua famosa piazza Alter Markt, la chiesa di St. Nikolai, il parco Lustgarten e la Neuer Markt: una delle piazze in stile barocco meglio conservate in Europa. Un consiglio: prima di lasciare la città date un’occhiata alle tre porte storiche di Potsdam: la Brandenburger Tor, la Jägertor, e la Nauener Tor. La loro storia e bellezza rivelano una parte importante dell’anima della principesca città.

Itinerari, eventi e tanto altro per un 2013 completamente dedicato alla natura

Sognate una vacanza completamente dedicata al tema natura? Una vacanza che vi dia la possibilità di vivere fantastici itinerari alla scoperta di luoghi incantevoli? Bene, i vostri desideri troveranno risposta nella bellissima Scozia che ha pensato bene di dedicare il 2013 alla sua ricchezza più grande: la natura. 

L'ANNO DELLA NATURA IN SCOZIA – Il 2013 per la Scozia è un anno speciale, è l'anno della natura. 365 giorni ricchi di eventi, appuntamenti e itinerari viaggio completamente dedicati al paesaggio. E non è un mistero quanto la natura da queste parti dia spettacolo. 8 gli itinerari nella natura proposti dalla Nazione e dal nome: “Paesaggi naturali”, tour alla scoperta delle montagne,  foreste, le vallate e spiagge;“Paesaggi storici”, itinerario tra i monumenti, castelli e giardini che testimoniano il passato del Paese; “Un parco giochi naturale”, un viaggio attraverso i grandi spazi aperti via terra, acqua o aria della Scozia; “La natura nelle città”, tour tra i giardini e parchi che sorgono all'interno delle città; “Flora e Fauna”, tour attraverso le montagne, le isole e le zone costiere per godere di tutto il fascino delle incredibili varietà di specie selvatiche, flora e fauna; “Una dispensa naturale”, un viaggio attraverso la gastronomia della Scozia dai piatti tradizionali al famoso whisky; “Turismo verde”, un itinerario tra le strutture attente all'ambiente e tra le attrazioni ecosostenibili e “L'arte nella natura”, un viaggio che illustra il motivo che ha spinto scrittori, artisti e registi a lasciarsi ispirare dal paesaggio scozzese. 
 
 
UN ITINERARIO TRA PAESAGGI NATURALI – Il tour propone splendidi giorni alla scoperta delle dolci colline delle Lowland, poste nel sud della Scozia, delle montagne dei Cairngorm nelle Highland e delle isole del paese che offrono l'opportunità di visitare le vette naturali della Scozia le cui cime più maestose si chiamano "Munro" e superano i 900 metri di altezza. Luoghi che spesso sono lo scenario di un'impresa chiamata "Munro bagging" che consiste nello di scalare tutte le 283  vette. Non siete propriamente degli avventurosi? Non vi preoccupate, l'itinerario propone altre arrampicate molto meno impegnative. Alle arrampicate preferite la natura incontaminata dei Parchi Nazionali? 
 
Allora, non vi resta che visitare il Parco Nazionale dei Monti Cairngorms, con i suoi famosissimi resti di una foresta di pini caledoni e rare specie alpine, il parco denominato Loch Lomond e il The Trossachs, posti a sud del Paese e il Queen Elizabeth Forest Park. Mentre, se amate il mare il vostro itinerario è quello che va dalle spiagge di Kiloran Bay, posta sull'isola di Colonsay, al caratteristico faraglione dell'Old Man of Hoy nelle Orcadi.

Viaggio alla scoperta di tutte le bellezze di Cuba, Cayo Coco e Cayo Guillermo

Posto tra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l'oceano Atlantico sorge uno degli arcipelaghi più affascinanti del mondo: la Repubblica di Cuba. Chiamato da Diego Velazquez: “Los jardines del Rey” per l'incredibile bellezza dei suoi luoghi, è un vero e proprio paradiso di  2.500 isole e atolli dove lunghe spiagge dalla sabbia fine e bianca, una rigogliosa vegetazione e una barriera corallina da mozzare il fiato sono la cornice di un mondo unico e incredibile. Le più affascinanti? Sicuramente la famosissima isola di Cuba con le sorelle Cayo Coco, Cayo Guillermo e Cayo Romano.

CUBA -  Letteralmente abbracciata dalle Bahamas, da Haiti, dalla Jamaica, dalle isole Cayman e dalle Florida Keys, è considerata la più affascinante tra tutte le isole dell'arcipelago, non solo per la bellezza dei suoi luoghi ma anche e, soprattutto, per il suo carattere così particolare. Un fascino unico che nasce dall'unione di antiche tradizioni, bellezze architettoniche in stile ispanico-andaluso e quel melting pot di culture che la rende così calda, variegata e aperta agli altri. Cosa visitare a Cuba: la capitale dell'isola, l'Avana con la sua Plaza de Armas, il suo meraviglioso  lungomare - il Malecón – e la sua musica trascinante; la Habana Vieja con i suoi gioielli architettonici in stile coloniale, barocco e Art Déco; la città di Cienfuegos posta sulla costa meridionale e tutta la sua eleganza neoclassica  in stile francese; Trinidad e le sue strade  pavimentate su cui si affacciano le tradizionali case colorate con le tipiche finestre a grate, le rejas e Santiago de Cuba, un vero incanto di tradizioni afro-caraibiche e di musica. Ma Cuba non è solo tradizioni e città. Qui, infatti, vi aspettano alcune tra le spiagge più belle al mondo: Varadero, Guardalavaca, Playa Duaba, Playa Siboney e Cayo Levisa a Pinar del Rio. 
 
 A CAYO COCO E CAYO GUILLERMO - Considerata la quarta isola di Cuba per dimensioni, 370 kmq di superficie, Cayo Coco è una delle mete turistiche principali grazie ai suoi 22 km di spiagge. É raggiungibile con l'aereo (è presente uno scalo internazionale) o con la macchina grazie a una strada artificiale rialzata che attraversa la Baia de Perros (lunga 27 km) che permette di arrivare qui direttamente dall'isola di Cuba (prestate attenzione al mare, potreste essere fortunati e vedere saltare i delfini). Cosa visitare: il Parque Natural El Bagà, 769 ettari di terra con mangrovie, sentieri e mirador, le spiagge di Playa Las Coloradas, classico paradiso terrestre accessibile con l'acquisto di un pass giornaliero; Playa Larga, Playa Las Conchas e Playa Prohibida. Mentre l'isola di Cayo Guillermo, uno dei luoghi più amati da Ernest Hemingway, è caratterizzata da stupende mangrovie, fenicotteri rosa e pellicani. La spiaggia più famosa? Playa Pilar, che prende il suo nome dalla barca di Hemingway grazie anche alla sua intatta bellezza che non ha subito gli effetti del turismo dilagante. Le attività che rendono quest'atollo una destinazione amata sono le battute di pesca a sgombro, luccio, barracuda o red snapper e immersioni subacquee lungo la barriera corallina. Cayo Guillermo è anche la principale località cubana per la pesca sportiva e la pesca d'altura.
 

Tahiti e le sue isole, viaggio "afrodisiaco"

Siete alla ricerca di un luogo esotico, caldo dove la bellezza della natura si sposa perfettamente con aromi e gusti “afrodisiaci”? Bene, la vostra meta ideale è Tahiti con tutte le sue splendide isole. Qui, la fragranza del cocco appena aperto, l’aroma della vaniglia e il profumo del pesce che cuoce sulla griglia saranno gli ingredienti protagonisti del vostro viaggio tutto relax e benessere dell'anima e del...palato.

Un po' di cultura culinaria
 La tradizione culinaria polinesiana è unica al mondo. I frutti particolari di una terra generosa e di un mare pescoso hanno infatti permesso ai polinesiani di sviluppare una cucina all'insegna della contaminazione. Le influenze sono quelle della cucina francese, e, in misura minore, italiana e cinese, mentre materia prima e metodi di cottura sono quelli tipici del Pacifico. Un perfetto mix il cui risultato è una cucina leggera e gustosissima. Tra i tanti piatti prelibati non dimenticatevi di assaporare il pesce crudo alla tahitiana. Dove trovarlo? Nei ristoranti di lusso così come nelle roulottes, informali baracchini disseminati lungo le strade principali.
 La tradizione culinaria polinesiana ha un sovrano incontrastato, il pesce. Nell’Oceano Pacifico, si trovano infatti più di 300 specie, la maggior parte dei quali (pesce pappagallo, luccio, marara) vengono utilizzati come base di gustosissimi piatti spesso serviti in tavola accompagnati da riso o salse tropicali a base di cocco. Mentre il più noto salmone è il protagonista indiscusso di ricette a base di pesce crudo come il fafaru. La ricetta prevede che il pesce marinato intero in acqua di mare per diversi giorni, venga poi condito con latte di cocco, e la kokoda che al condimento aggiunge anche il limone.

Un altro elemento tipico della cucina tradizionale è poi la famosa frutta esotica, usata spesso come base per dessert aromatizzati con un tocco di vaniglia. Famosi ed apprezzati i pompelmi, i lime, i mango, gli ananas, le angurie, le banane, le papaya: tesori dal gusto inconfondibile di cui la flora delle isole fa dono alle nostre papille gustative e che contribuiscono anche a preparare deliziose macedonie di frutta o bevande gradevoli e rinfrescanti, magari accompagnati da una bacca di vaniglia, che in alternativa ad una interessante birra locale, riempiono i bicchieri polinesiani per allegri brindisi ad alto tasso… di gradimento.
Infine, per annaffiare questa cucina leggera e invitante, lasciatevi sorprendere dal vino locale e dalla birra artigianale di Tahiti. I vini prodotti sono un fresco rosé con sentori di melone e lampone; un bianco secco, dai profumi di miele e verbena, affinato dodici mesi in barrique. una vendemmia tardiva. Viene servito ghiacciato come vino da dessert e, perfetto come aperitivo, il Blanc de corail, è un vino elegante con sentori esotici di mango, ananas e banana caramellata. Per un break rinfrescante, invece, o per accompagnare una grigliata in riva al mare, va provata la Hinano, la tradizionale birra locale. Creata nel 1955 dalla Brasserie di Tahiti è una pilsner abbastanza leggera, tra i 4° e i 5°. Inconfondibile anche grazie all’etichetta della famosa vahine. Come aperitivo, perfetti i cocktail a base di latte di cocco, mango e banana o, il più noto fra i cocktail di queste isole, il Mai Tai. Preparato con rum bianco, rum scuro, succo d’ananas e cointreau, da sorseggiare in riva al mare, guardando il sole tramontare nel turchese del l’Oceano Pacifico.   

Un viaggio...di gusto
Vi state chiedendo dove poter gustare tutti i deliziosi piatti della tradizione polinesiana? Non vi preoccupate, una volta giunti a Tahiti nelle sue isole avrete dolo l'imbarazzo della scelta. Qui, infatti, i ristoranti, per tutti i gusti e tutte le tasche, cosi' come le informali bancarelle (le famosissime roulotte di Papeete) si spercano. I ristoranti più quotati sono sulle isole di Tahiti, Moorea e Bora Bora. 
A Tahiti, si trova il Pink coconut che vale sicuramente una visita sia per la strepitosa veduta di Moorea che per la deliziosa cucina internazionale di Steven Baker. Chiedete un tavolo sulla terrazza all’aperto e gustate i gamberi in crema di cocco e curry o la pasta alla marinara oppure venite a sorseggiare un cocktail per ammirare l’indimenticabile tramonto sulla laguna. Un altro indirizzo consigliatissimo è l’O à la bouche a Papeete. Raffinatissimo bistrò pieno di charme in cui si serve una cucina francese al profumo di Tahiti.
A Moorea, da provare la cucina de La maison de la nature aperta anche agli esterni, o uno dei due ristoranti dell’hotel Les tipaniers, sulla spiaggia per il pranzo, in giardino la sera. Per una serata speciale, un’ottima idea è La plantation dove, in un ambiente coloniale con sottofondo di musica jazz dal vivo, si servono piatti della cucina francese e specialità della Louisiana. Mentre per un’occasione dai toni "intimi", provate Le cocotier, un ottimo mix tra ottima cucina polinesiana e natura lussureggiante, quella del giardino. Infine, se amate la cucina cinese il vostro locale ideale è Le Mahogany, famoso per le sue specialità cinesi.
A Bora Bora, un’esperienza unica è La villa Mahana dove è possibile gustare una raffinatissima cucina francese, con influenze polinesiane mentre splendide opere d’arte, esposte nella galleria, rapiranno il vostro sguardo. A conclusione della serata, rilassatevi con uno squisito dessert o con un drink nella zona lounge. Se invece volete cenare tra i vip, il posto che fa per voi è il Bloody Mary . Ogni sera, al centro del ristorante vengono disposti su un letto di ghiaccio i pesci frutto della giornata in mare dei pescatori locali. Ammirando lo spettacolo, potrete concordare con lo chef il vostro menu personalizzato. Da non perdere!
Longomare di Papetee. Di tutt’altro genere ma altrettanto imperdibile è una cena in place Vaiete presso una delle tante roulotte a conduzione familiare. Ambiente allegro e informale, cucina casalinga e saporita, prezzi contenuti. Piatti cinesi, crepes, grigliate di carne e pesce profumano l’aria. Agli aromi si mescolano le chiacchiere e le risate dei tahitiani nella luce morbida del crepuscolo tropicale.

Malesia, sogno romantico

Distese di orchidee e felci, milioni di specie diverse di alberi, animali rari, la foresta pluviale più antica al mondo e spiagge così bianche e lambite da un mare così puro e cristallino da invitare a lasciare tutto e trasferirsi per sempre lì. Questa terra incredibilmente bella e paradisiaca è la Malesia. Meta perfetta per una vacanza all'insegna del romanticismo.

Formata da due parti distinte e separate dal Mar Cinese Meridionale: la Malesia peninsulare, con la capitale Kuala Lumpur, la città storica di Malacca e le piantagioni di tè di Cameron Highlands, e la parte più selvaggia e incontaminata con a capo i due stati del Sabah e del Sarawak, con le loro foreste primordiali, i parchi nazionali e i grandi sistemi fluviali, la Malesia rappresenta un vero e proprio paradiso incontaminato, meta perfetta per un dolcissima fuga d'amore. Ma dove andare per vivere questo sogno d'amore? Sicuramente il vostro tour non può che cominciare da una visita alla capitale Kuala Lumpur. Qui, infatti non avrete solo la possibilità di visitare la parte moderna e futuristica della penisola ma anche di cominciare a gustare il lato più dolce e naturale della Malesia rappresentato dai suoi bellissimi giardini e dai parchi. Da dove cominciare? Sicuramente dai Lake Gardens, per poi proseguire con una visita al Parco degli Uccelli, al Giardino degli Ibiscus e delle Orchidee e concludersi con il Parco delle Farfalle. Dopo aver lasciato Kuala Lumpur e prima di raggiungere la parte selvaggia e romanticissima dell'isola: le sue spiagge; vale la pena una visita alla città storica di Malacca. Prima di arrivare in città, il vostro sguardo verrà rapito da rare piantagioni di palme da olio, di gomma e dal fascino tradizionale dei villaggi malay, godetevi tutta la loro bellezza perchè è di un fascino unico e raro. Una volta giunti in città non dimenticatevi di visitare il Museo Budaya, la famosa Stadhusy, la Christ Church, il tempio di Cheng Hoon Teng e la Jonker Street. Una volta che le avrete visitate potrete capire meglio il glorioso passato del Sultanato di Malacca e dei periodi di dominio portoghese, olandese e britannico.

Acque limpide che avvolgono lunghe spiagge di finissima sabbia bianca fanno della Malesia un vero e proprio paradiso adatto a chi da sempre desidera una vacanza tutta relax e romanticismo. Ricoperte da una lussureggiante vegetazione tropicale, le isole della Malesia offrono acque tranquille e sicure e reef facilmente raggiungibili dalla spiaggia, da scoprire in immersioni e snorkeling spettacolari. Delle oltre 100 isole che formano l’arcipelago di Langkawi solo quattro sono abitate: Pulau Tuba, Pulau Singa, Pulau Dayang Bunting e Pulau Langkawi, che è la più grande e dà il nome a tutto l’arcipelago. Le spiagge di sabbia bianca e le acque color smeraldo sono le maggiori attrazioni dell’isola senza dimenticare il fascino esercitato dalla giungla, dalle grotte e dalle cascate dell’entroterra.  A bordo di uno scooter si possono scoprire al meglio le bellezze di Langkawi come Pantai Pasi Hitam, ovvero la spiaggia zebrata, striata com’è di sabbia nera e Cenang, la spiaggia più popolare di Langkawi, dove per uno scherzo della marea si può addirittura “camminare sull’acqua”!  Per vedere da vicino le famose aquile pescatrici, animale simbolo dell’isola, bisogna prender parte a uno degli eagle feeling tour accompagnati da guide locali. Per una vista a 360° sull’intero arcipelago, la salita sul Gunung Mat Chincang, offre splendidi panorami sulla giungla sottostante, sulle cascate dei Sette Pozzi e sullo stretto di Malacca. Vale davvero la pena visitare anche le piccole isole dell’arcipelago, tra cui Pulau Dayang Bunting, l’isola della fanciulla incinta e Pulau Payar, dichiarata parco naturale, ideale per le immersioni. In questo luogo l'acqua è alla temperatura costante di 31° e gli incontri più emozionanti sono con grosse cernie e con piccoli squali pinna nera.

 Come arrivare: traghetti giornalieri da Kuala Kedah e da Kuala Perlis. Il tragitto richiede rispettivamente circa 1 ora e 15 minuti e 45 minuti. Il viaggio in traghetto da Penang richiede circa 2 ore e mezza. L’isola si può raggiungere anche in aereo. Mentre Pulau Pangkor, con i suoi 8 kmq di superficie è una tra le più piccole isole ma con spiagge incantevoli come Pasir Bogak, la più grande e la più frequentata, Teluk Nipah, a cui fanno da sfondo gli alberi popolati di coloratissimi buceri e Teluk Ketapang, chiamata anche “Baia delle Tartarughe” perché qui ogni anno, tra maggio e luglio, è possibile vedere questi animali deporre le uova. L’isola è rinomata anche per la pesca.Come arrivare: a Lumut si prende il traghetto per Pulau Pangkor, che impiega mezz'ora per la traversata.