giovedì 30 maggio 2013

Sardegna è Girotonno, festa del mare e dei gourmet

Per gourmet, semplici golosi e amanti del mare l'appuntamento con Girotonno è, da 11 anni, uno di quelli da sottolineare in rosso sull'agenda. Già, perché quello che andrà in scena dal 30 maggio al 2 giugno.
a Carloforte (CI) non è un semplice festival gastronomico. Come recita il sottotitolo della manifestazione, «Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno», sull'isola di san Pietro il tonno sarà infatti protagonista a 360°. Ma non certo l'unico.




Per quattro giorni si susseguiranno appuntamenti di ogni genere: incontri legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica (la sera del primo giugno si esibiranno gli Stadio), spettacoli di strada, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, da sempre legata al territorio.
A Carloforte sull'isola di San Pietro nel sud ovest della Sardegna, il tonno è storia: già i Fenici e i Romani avevano scoperto la magia del suo passaggio lungo questo tratto di costa facendone tesoro per la vita dei loro insediamenti. E la tonnara di Carloforte, attiva senza interruzioni dal 1738, è ancora oggi la prima nel Mediterraneo per quantità di pescato. Durante questo fine settimana sarà possibile assaggiare vari piatti magistralmente preparati da chef provenienti da differenti parti del mondo che si sbizzarriranno nella preparazione del famoso tonno rosso ovvero la qualità più pregiata.
Momento clou della manifestazione sarà il «Tuna Competition», la sfida gastronomica alla quale parteciperanno chef provenienti da sei Paesi: Argentina (Emiliano Lopez e Andrea Corbo), Francia (Alain Cirelli e Fabrizio Cosso), Italia (Pierluigi Fais e Roberto Flore), Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari), Mauritius (Vinod Sookar) e Spagna (Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina) che si sfideranno proponendo una selezione di ricette a base di tonno cotto e crudo a una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia internazionali. I visitatori potranno assaggiare le specialità a base di tonno al Tuna Village. Sul lungomare e nelle stradine del centro storico di Carloforte, saranno disponibili due specialità a base di tonno a scelta tra: pasticcio carlofortino di pasta fresca con pesto, pomodoro, tonno e formaggio, cous cous con salsa di tonno al profumo di erbe, spezzatino di tonno alla carlofortina con patate e pansotti con tonno, pomodoro e mozzarella (ticket 12 euro).
Non solo tonno, però: le migliori produzioni enogastronomiche sarde saranno al centro dei Live cooking, organizzati in collaborazione con lo chef Luigi Pomata, all'ex mercato del pesce di Carloforte, l'«Ex Me». Ogni ora, dal venerdì alla domenica, il focus sarà un prodotto diverso, in abbinamento ai vini del territorio (ticket 5 euro). Spazio anche aI wine tasting delle migliori produzioni enologiche sarde e alla degustazione di birre artigianali della Regione.


Lazio, guida ai sentieri per riscoprire la natura

Erano giallo-rossi e sono diventati bianco-rossi, ma il calcio non c’entra. I piedi sì, per scarpinare su quei sentieri che trent’anni fa erano segnati solo su pochi massicci, dal Terminillo agli Ernici, e oggi permettono di avventurarsi su gran parte dei monti e delle colline del Lazio con un itinerario preciso, un punto di partenza e una meta, distanze e difficoltà ben definite.


In teoria senza perdersi; in pratica, come sostiene Stefano Ardito, documentarista e scrittore, camminatore e alpinista, autore della guida Iter “I 50 sentieri più belli del Lazio”, che festeggia i trent’anni dall’uscita del suo primo volume “A piedi nel Lazio”, «a volte è bello anche camminare fuori dai sentieri e perdersi».
Quello almeno non è cambiato: camminare sembra un’attività vecchia quanto l’uomo, eppure si è modernizzata e sulla guida oggi ci sono addirittura le coordinate per il GPS.
La tecnologia. «Quella del GPS in effetti è diventata una moda, un’esagerazione - afferma Ardito - ma in trent’anni è cambiato quasi tutto. Prima esisteva solo il Cai, il Club alpino italiano, oggi si contano una trentina di associazioni; poi è aumentata la gente che ha questa passione, un tempo erano duri e puri, con la bussola e i calzoni alla zuava, oggi c’è chi gira col binocolo per vedere fiori e animali, chi cerca i sentieri etruschi... Prima gli escursionisti erano i fratelli minori degli alpinisti e guardavano la grande parete dal basso».
Ma i tempi cambiano. «Anche l’equipaggiamento è cambiato - continua Ardito - è diventato colorato e più specifico, fatto apposta per camminare. La prima grande rivoluzione è stato il passaggio dagli scarponi di cuoio pesante alle pedule più leggere da escursioni. Poi sono arrivati i bastoncini, fondamentali soprattutto in discesa, servono a scaricare fino al 30% dello sforzo, si piegano e si infilano nello zaino». Ma non solo. A cambiare, in tutti questi anni, è stata anche la natura. Non sempre in modo negativo, anzi a volte in modo incredibile. «Oggi, anche nel Lazio, è possibile incontrare molti più animali di prima. Varie volte ho visto l’aquila librarsi sopra la mia testa, mentre un tempo i rapaci erano quasi spariti, causa caccia e i pesticidi. Cervi e caprioli sono stati reintrodotti nei parchi e si sono moltiplicati. Ma con un po’ di fortuna si possono incontrare il lupo, il camoscio appenninico, l’orso, il fenicottero, il cavaliere d’Italia».
Le escursioni. E dunque via per vette, laghi e faggete, strade romane e necropoli etrusche. Poi i borghi, i castelli medioevali, le cascate e le scogliere sul Tirreno, tutto a un passo o poco più da casa. I 50 sentieri descritti nella guida vanno dalle vette dell’Appennino ai laghi nei crateri degli antichi vulcani, dalla via Francigena all’isola di Ventotene, fino al cuore verde di Roma. Si cammina sull’anello del Lago della Duchessa, nei luoghi di San Tommaso d’Aquino e nella riserva di Decima-Malafede.
I sentieri sono adatti a tutti i camminatori, anche i meno allenati. Ne segnalerei tre: il ripido sentiero che porta in vetta al Circeo, da cui si gode un panorama mozzafiato, è un posto davvero selvaggio a due passi dalle spiagge più battute; gli itinerari sui Monti della Laga che anche grazie al mio zampino sono diventati un Parco; il sentiero di Barbarano per giocare all’archeologia, con le tombe etrusche che emergono dalla boscaglia».

mercoledì 15 maggio 2013

SHOW SUL SOLE: TRE ERUZIONI IN 24 ORE. LE FOTO E I VIDEO DELLA NASA

Una serie di tre eruzioni solari molto violente, si sono susseguite nell'arco di 24 ore, provocando altrettanti blackout temporanei delle comunicazioni radio, secondo quanto riportato dall'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa). 

Il primo brillamento, registrato lun
edì mattina , è stato seguito da un secondo evento di classe X 2.8 registrato ieri sera, alle 18:05 ora italiana. Una terza eruzione (di classe X 3.2) si è invece verificata questa mattina alle 3:17 ora italiana: è stato l'evento più potente di questo anno, e il terzo più potente di questo ciclo solare, battuto solo dal brillamento di classe X 6.9 del 9 agosto 2011, come ricordano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). I brillamenti di classe X sono in assoluto i più violenti. Il numero che accompagna la lettera specifica ulteriormente la loro intensità: un evento di classe X 2 è due volte più potente di uno di classe X 1, uno di classe X 3 è tre volte più intenso, e così via. Le tre eruzioni di questi giorni sono state accompagnate da espulsioni di massa coronale, un altro tipo di evento che proietta grandi quantità di particelle dalla corona solare nello spazio. Secondo i modelli elaborati dalla Nasa, le particelle espulse con il terzo brillamento si sono allontanate dal Sole ad una velocità record, e potrebbero addirittura raggiungere le ondate di particelle emesse dai due brillamenti precedenti. Queste ondate di particelle solari non erano rivolte verso la Terra. Tuttavia tre satelliti della Nasa (Stereo-B, Messenger e Spitzer) sono sulla traiettoria. I loro team si sono attivati per mettere i satelliti in modalità 'sicurà, in modo da proteggere gli strumenti dal flusso di materia proveniente dal Sole.

martedì 14 maggio 2013

SOLE IRREQUIETO, TEMPESTE MAGNETICHE IN ARRIVO. GUAI PER I SATELLITI

Nelle prossime settimane sono attese molte tempeste magnetiche. Colpa del sole e della sua irrequitezza che potrebbe creare seri problemi ai satelliti in orbita sulla terra Dopo le eruzioni avvenute nei giorni scorsi sulla superficie solare, si attende un crescendo, fino al picco di attività atteso entro la fine di maggio. «Oggi la tecnologia ci fornisce l’opportunità di comprendere meglio il comportamento della nostra stella e quindi di prendere quelle precauzioni che ci possono evitare alcuni guai», osserva Mauro Messerotti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dalla International Space Conference in corso a Roma. 


SCIAMI DI PARTICELLE VERSO LA TERRA Gli sciami di particelle scagliati dal Sole verso la Terra possono provocare infatti tempeste magnetiche. "L'attività solare - spiega Messerotti - può, ad esempio, far cambiare rotta agli aerei di linea, che anziché passare sui Poli sono costretti a lunghi tragitti per evitare di far assorbire radiazioni all’equipaggio che fa quella rotta in maniera frequente e per tutelare i passeggeri". "Essere investiti da queste radiazioni - prosegue - è come sottoporsi ad una dose equivalente a quella che si potrebbe assorbire facendo fra 10 e 50 schermografie con le apparecchiature disponibili negli anni '60".
PROBLEMI AI SATELLITI GPS Le tempeste magnetiche sono un problema molto serio anche per i satelliti in orbita, che subiscono una sorta di corto circuito. A volte si tratta di un guasto transitorio ma spesso il brillamento solare può metterli definitivamente fuori uso. Se pensiamo che potrebbero essere colpiti i satelliti per le telecomunicazioni e quelli Gps per il posizionamento, è facile immaginare le conseguenze sulla Terra. Ad esempio, i satelliti Gps colpiti dalle radiazioni possono inviare dati distorti e diventare così inutili.
SORVEGLIATO SPECIALE Il Sole è quindi un 'sorvegliato specialè, e non solo in questo periodo. Per Messerotti è fondamentale ricostruirne ka storia. Finora, ha detto, sono state raccolte informazioni su circa 40 cicli, ognuno dei quali ha la durata di 11 anni. Tuttavia, ha aggiunto, consideriamo che la nostra stella ha circa quattro miliardi di anni ed ha avuto intorno ai 400 milioni di cicli. "Dobbiamo - conclude Messerotti - ancora capire molte cose e la tecnologia spaziale ci sta dando una mano". Accanto agli satelliti per l'osservazione del Sole già attivi, nel 2017 l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) prevede di lanciare il Solar Orbiter, che fornirà ulteriori dati.

SHOW SUL SOLE: TRE VIOLENTISSIME ERUZIONI IN 24 ORE. "COMUNICAZIONI RADIO IN TILT"

Una serie di tre eruzioni solari molto violente, si sono susseguite nell'arco di 24 ore, provocando altrettanti blackout temporanei delle comunicazioni radio, secondo quanto riportato dall'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa). 

Il primo brillamento, registrato lunedì mattina , è stato seguito da un secondo evento di classe X 2.8 registrato ieri sera, alle 18:05 ora italiana. Una terza eruzione (di classe X 3.2) si è invece verificata questa mattina alle 3:17 ora italiana: è stato l'evento più potente di questo anno, e il terzo più potente di questo ciclo solare, battuto solo dal brillamento di classe X 6.9 del 9 agosto 2011, come ricordano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). I brillamenti di classe X sono in assoluto i più violenti. Il numero che accompagna la lettera specifica ulteriormente la loro intensità: un evento di classe X 2 è due volte più potente di uno di classe X 1, uno di classe X 3 è tre volte più intenso, e così via. Le tre eruzioni di questi giorni sono state accompagnate da espulsioni di massa coronale, un altro tipo di evento che proietta grandi quantità di particelle dalla corona solare nello spazio. Secondo i modelli elaborati dalla Nasa, le particelle espulse con il terzo brillamento si sono allontanate dal Sole ad una velocità record, e potrebbero addirittura raggiungere le ondate di particelle emesse dai due brillamenti precedenti. Queste ondate di particelle solari non erano rivolte verso la Terra. Tuttavia tre satelliti della Nasa (Stereo-B, Messenger e Spitzer) sono sulla traiettoria. I loro team si sono attivati per mettere i satelliti in modalità 'sicurà, in modo da proteggere gli strumenti dal flusso di materia proveniente dal Sole.