lunedì 30 dicembre 2013

Messico, sciame sismico e piogge: crolla un pezzo di autostrada sulla scogliera

Scenario apocalittico in Messico, vicino alla città di Tijuana.
La Protezione Civile Messicana ha diffuso alcune immagini di un'autostrada che è stata distrutta. 




Il motivo dei danni alla rete stradale è dovuto a una serie di fattori come diverse scosse di terremoto degli ultimi giorni unito alle piogge torrenziali.
Le vetture che percorrevano la strada sono rimaste bloccate dalla rete stradale dissestata.

Terremoto, forte scossa in Campania e Molise: "Paura tra la gente da Napoli a Frosinone"

La terra ha continuato a tremare nella notte nelle aree colpite dal terremoto.
Tre scosse di magnitudo 2.9, 2.3 e 3.1 sono state registrate rispettivamente alle 00:34, 2:28 e 3:18 nel Matese, teatro da ieri di uno sciame sismico la cui scossa più forte è stata registrata alle 18:08 con magnitudo 4.9. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i sismi hanno avuto ipocentro tra i 10,4 e i 9,6 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni casertani di Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico e di quello beneventino di Cusano Mutri. 





Ancora una scossa di terremoto tra Campanie e Molise dopo quella forte delle 18.08 tra Benevento e Caserta: alle 20.49 la terra ha tremato ancora per una scossa di 3.7 e alle 21.14 una nuova scossa di 3.2
Alle 18.08 la forte scossa di 4.9 è stata avvertita da Napoli a Roma. Ed è panico tra la gente a Napoli, con molte persone che si sono scappate in strada.  MAGNITUDO 4.9 La forte scossa di terremoto avvertita alle 18.08 in Campania e in altre zone è stata di magnitudo 4.9 secondo quanto si apprende all'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia.
La scossa è stata sentita chiaramente sia a Campobasso che a Isernia.  ATTIVITÀ SISMICA PROSEGUIRÀ PER GIORNI La sequenza sismica in corso nel Matese probabilmente andrà avanti per diversi giorni, ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologica (Ingv), Alberto Michelini. Il sisma di magnitudo 4.9 avvenuto alle 18,08 è stato preceduto pochi minuti prima da una scossa di magnitudo 2.7. Dopo la scossa più forte delle 18,08 si sono verificate finora altre 9 scosse tutte superiori a magnitudo 2. Le più forti, di magnitudo 2.8, sono avvenute alle 18,26 e alle 18,29.  GENTE IN STRADA A NAPOLI Molte persone sono scese in strada a Napoli, in particolare quelle che si trovavano ai piani alti di abitazioni, in seguito al forte terremoto avvertito nel pomeriggio. Diversi anche i turisti spaventati che sono usciti dagli alberghi nei quali alloggiano in questi giorni di festività. Momenti di paura si sono registrati nell'Avellinese. Molti i fedeli che stavano partecipando alla messa del pomeriggio. Stessa situazione anche nel Beneventano dove al momento, comunque, non si registrano danni.  «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo per estrema necessità per qualche ora». Così su Twitter il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in merito alla scossa di terremoto avvertita in città.  SCOSSA AVVERTITA ANCHE A ROMA È stata avvertita anche a Roma la scossa sismica di grado 4.9 Richter che si è verificata alle 18 tra le province di Caserta e Benevento. Soprattutto nella zona sud della città. La Questura di Roma «a seguito di diverse segnalazioni al 113, da parte di cittadini che riferivano di aver avvertito una lieve scossa di terremoto» ha contattato la Protezione Civile che ha confermato che si trattava proprio dell'evento sismico con epicentro tra le province di Caserta e Benevento.  NESSUN DANNO IN CIOCIARIA Paura anche in provincia di Frosinone per la forte scossa di terremoto registrata nel pomeriggio nel distretto dei Monti del Matese, tra Campania e Molise, nelle province di Caserta e Benevento. Il sisma è stato avvertito anche in Ciociaria, a Cassino, Sora e Frosinone. Numerose le chiamate giunte al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco. Dalle prime verifiche svolte dai pompieri, nel Frusinate non si segnalano danni a cose o persone.  PANICO TRA I TURISTI Momenti di panico a Campitello, la più importante località sciistica del Matese, dopo la forte scossa registrata sul massiccio appenninico a cavallo tra Molise e Campania. Centinaia di turisti si sono riversati nei piazzali e nei parcheggi della località: gli alberghi di Campitello Matese, località molisana più vicina all'epicentro, sono strapieni di villeggianti dalle regioni vicine.  CREPE SUI MURI Al momento dalle province colpite dalla scossa di terremoto di magnitudo 4.9 non sono arrivate richieste di intervento. Lo si apprende dal comando generale dei Vigili del Fuoco. Decine invece le richieste di informazioni e qualche richiesta di verifica, dalla Provincia di Caserta, di verifica per le crepe sui muri.  "EPICENTRO NEL CASERTANO" Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco l'epicentro della forte scossa di terremoto avvertita alle 18.08 in tutta la Campania e in Molise sarebbe in provincia di Caserta, tra Castello e Piedimonte Matese, un'area prossima al Sannio da un lato e alla provincia di Isernia dall'altro. Il sisma è stato avvertito in tutta la regione.  Il sisma è stato avvertito in maniera netta e per diversi secondi anche nel Casertano e nel Salernitano. Notevole lo spavento con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980. Presi d'assalto dalle chiamate i centralini dei Vigili del Fuoco. Già la notte scorsa, dopo le 2, l'Istituto di geofisica e Vulcanologia aveva localizzato un movimento tellurico magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra Irpinia e Sannio.
L'area tra le province di Caserta e Benevento dove si è verificato il terremoto di questo pomeriggio è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell'Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura.
«L'epicentro - spiega Martini - è quello dell'area a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese. Il terremoto è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale. All'evento sono poi seguite altre repliche di magnitudo inferiore».
Nessuna 'sorpresa' di fronte all'evento sismico perchè l'area interessata rientra in quelle catalogate come a rischio.  BENEVENTO TREMA Tanta paura a Benevento per la forte scossa di terremoto che si è registrata poco fa. Centinaia di chiamate sono arrivate ai vigili del fuoco del comando provinciale di Benevento, ai quali, al momento, non risultano danni nè feriti.  PAURA A ISERNIA Grande paura ma non sembrano esserci danni a Isernia per la scossa di terremoto avvertita nel Matese. Il sisma è stato preceduto da un boato fortissimo, ed è durato circa 15 secondi in due riprese. I centralini di Prefettura e Vigili del Fuoco sono stati presi d'assalto solo per il panico, ma non ci sono state comunicazioni di pericoli o guasti alle case.

Cosa fare in caso di terremoto, i consigli della Protezione Civile

Cosa fare in caso di terremoto. I consigli della Protezione Civile. Prima del terremoto:
-Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza.
-Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto.
-Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso.
-Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti.
-A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza.  Durante il terremoto:


 
-Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli.
-Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso.
-Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire.
- Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami.
-Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare.
-Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti.
-Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli.
-Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.  Dopo il terremoto:
-
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso.
- Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni.
- Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci.
-Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso.

mercoledì 12 giugno 2013

Sta arrivando la ‘SUPERLUNA’ rosa, quando poterla osservare?

Il 23 giugno 2013, la Luna raggiungendo il Perigeo si mostrerà con proporzioni importanti di fronte all’occhio dell’osservatore. Il nostro satellite si troverà infatti a soli 356.991 chilometri di distanza dalla Terra, il che significa che verrà quasi eguagliato il record dello scorso marzo 2011.


 Ad attenderla i principali astronomi mondiali che si dichiarano ”emozionati” da un fenomeno che tornerà ad essere visibile in questo modo, forse, solo tra due anni. Nel passato altre ”superlune” si sono potute osservare, anche con una colorazione rosa.
 Un gioco di distanze che secondo alcuni pilota l’attrazione gravitazionale sul nostro Pianeta in maniera più decisa, anche se certe teorie fanno ancora parte del bagaglio appartenente alla scienza ‘non ufficiale’, che vedrebbe un aumento di fenomeni sismici all’avvicinarsi della Luna. Tra questi, il più agguerrito, fu Raffaele Bendandi.

Il Polo Nord libero dai ghiacci potrebbe essere presto una realtà

Secondo una ricerca condotta da un team internazionale di ricercatori, l’Artico potrebbe presto liberarsi dai ghiacci in seguito ad un aumento della temperatura media atmosferica. Secondo gli studiosi, in passato si è già verificato un evento del genere.
L’Artico ha già sperimentato un periodo con temperature più calde già 3,6 milioni di anni fa – prima dell’inizio delle ere glaciali – in un momento in cui la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre non era molto più alta rispetto ai livelli che si stanno registrando oggi. Questa ricerca suggerisce quindi che il Polo Nord potrebbe presto ritrovarsi senza ghiaccio. Per arrivare a questa conclusione il team internazionale di ricercatori ha analizzato campioni di sedimenti raccolti nel 2009 nel lago El’gygytgyn ( pronunicato El-Gee-Git-Kin), il più antico lago profondo nel nord-est della Russia artica. I campioni hanno consentito agli scienziati di studiare la storia del clima dell’Artico tra 2.200.000 e 3.600.000 di anni fa, durante il Pliocene medio e i primi periodi del Pleistocene.


I ricercatori hanno scoperto che durante questo arco temporale l’Artico è stato anche ben più caldo, con temperature estive di circa 14 gradi Fahrenheit (8 gradi Celsius) più calde di quanto lo siano oggi nella zona. Il lago El’gygytgyn, o “Lago E”, come i ricercatori lo chiamano, si è formato 3,6 milioni anni fa, quando un meteorite ha colpito la Terra, scavando un cratere di ben 18 chilometri di diametro. Il lago è una delle poche zone artiche non erosa dagli strati di ghiaccio continentali durante le ere glaciali, il che significa che ha raccolto un record di sedimenti continuo e indisturbato. I ricercatori hanno esaminato il polline fossile presente nei sedimenti e hanno scoperto tracce di abete di Douglas e Cicuta. Comprendere la vegetazione nella zona in quel periodo ha aiutato gli scienziati mettere insieme più indizi riguardo il clima della zona.
“Per trovare l’albero di douglas e di cicuta a nord del Circolo Polare Artico, bisogna avere estati molto calde e inverni miti in modo che quegli alberi riescano a stabilirsi lì”, ha detto Brigham-Grette, professore di glaciologia geologica dell’Università del Massachusetts. La ricerca suggerisce inoltre che la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, durante il Medio Pliocene e Pleistocene inferiore, era simile ai livelli che si registrano oggi. Se questo è il caso, il clima della Terra può essere più sensibile all’anidride carbonica di quanto gli scienziati pensavano precedentemente,ha infine affermato Brigham-Grette. “Possiamo vedere che l’Artico è molto sensibile alle variazioni di CO2, ed i livelli nel Pliocene sembrerebbero essere simili a quelli di oggi”. “Alcuni dei cambiamenti che vediamo in corso ora – la fusione del ghiaccio marino o ad esempio i ghiacciai con tasso di ablazione tremendo – suggeriscono che stiamo andando indietro al Pliocene.”
Effettivamente la concentrazione attuale di anidride carbonica è arrivata recentemente a 400 ppm,  una soglia molto pericolosa da sopportare.

giovedì 30 maggio 2013

Sardegna è Girotonno, festa del mare e dei gourmet

Per gourmet, semplici golosi e amanti del mare l'appuntamento con Girotonno è, da 11 anni, uno di quelli da sottolineare in rosso sull'agenda. Già, perché quello che andrà in scena dal 30 maggio al 2 giugno.
a Carloforte (CI) non è un semplice festival gastronomico. Come recita il sottotitolo della manifestazione, «Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno», sull'isola di san Pietro il tonno sarà infatti protagonista a 360°. Ma non certo l'unico.




Per quattro giorni si susseguiranno appuntamenti di ogni genere: incontri legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica (la sera del primo giugno si esibiranno gli Stadio), spettacoli di strada, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, da sempre legata al territorio.
A Carloforte sull'isola di San Pietro nel sud ovest della Sardegna, il tonno è storia: già i Fenici e i Romani avevano scoperto la magia del suo passaggio lungo questo tratto di costa facendone tesoro per la vita dei loro insediamenti. E la tonnara di Carloforte, attiva senza interruzioni dal 1738, è ancora oggi la prima nel Mediterraneo per quantità di pescato. Durante questo fine settimana sarà possibile assaggiare vari piatti magistralmente preparati da chef provenienti da differenti parti del mondo che si sbizzarriranno nella preparazione del famoso tonno rosso ovvero la qualità più pregiata.
Momento clou della manifestazione sarà il «Tuna Competition», la sfida gastronomica alla quale parteciperanno chef provenienti da sei Paesi: Argentina (Emiliano Lopez e Andrea Corbo), Francia (Alain Cirelli e Fabrizio Cosso), Italia (Pierluigi Fais e Roberto Flore), Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari), Mauritius (Vinod Sookar) e Spagna (Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina) che si sfideranno proponendo una selezione di ricette a base di tonno cotto e crudo a una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia internazionali. I visitatori potranno assaggiare le specialità a base di tonno al Tuna Village. Sul lungomare e nelle stradine del centro storico di Carloforte, saranno disponibili due specialità a base di tonno a scelta tra: pasticcio carlofortino di pasta fresca con pesto, pomodoro, tonno e formaggio, cous cous con salsa di tonno al profumo di erbe, spezzatino di tonno alla carlofortina con patate e pansotti con tonno, pomodoro e mozzarella (ticket 12 euro).
Non solo tonno, però: le migliori produzioni enogastronomiche sarde saranno al centro dei Live cooking, organizzati in collaborazione con lo chef Luigi Pomata, all'ex mercato del pesce di Carloforte, l'«Ex Me». Ogni ora, dal venerdì alla domenica, il focus sarà un prodotto diverso, in abbinamento ai vini del territorio (ticket 5 euro). Spazio anche aI wine tasting delle migliori produzioni enologiche sarde e alla degustazione di birre artigianali della Regione.


Lazio, guida ai sentieri per riscoprire la natura

Erano giallo-rossi e sono diventati bianco-rossi, ma il calcio non c’entra. I piedi sì, per scarpinare su quei sentieri che trent’anni fa erano segnati solo su pochi massicci, dal Terminillo agli Ernici, e oggi permettono di avventurarsi su gran parte dei monti e delle colline del Lazio con un itinerario preciso, un punto di partenza e una meta, distanze e difficoltà ben definite.


In teoria senza perdersi; in pratica, come sostiene Stefano Ardito, documentarista e scrittore, camminatore e alpinista, autore della guida Iter “I 50 sentieri più belli del Lazio”, che festeggia i trent’anni dall’uscita del suo primo volume “A piedi nel Lazio”, «a volte è bello anche camminare fuori dai sentieri e perdersi».
Quello almeno non è cambiato: camminare sembra un’attività vecchia quanto l’uomo, eppure si è modernizzata e sulla guida oggi ci sono addirittura le coordinate per il GPS.
La tecnologia. «Quella del GPS in effetti è diventata una moda, un’esagerazione - afferma Ardito - ma in trent’anni è cambiato quasi tutto. Prima esisteva solo il Cai, il Club alpino italiano, oggi si contano una trentina di associazioni; poi è aumentata la gente che ha questa passione, un tempo erano duri e puri, con la bussola e i calzoni alla zuava, oggi c’è chi gira col binocolo per vedere fiori e animali, chi cerca i sentieri etruschi... Prima gli escursionisti erano i fratelli minori degli alpinisti e guardavano la grande parete dal basso».
Ma i tempi cambiano. «Anche l’equipaggiamento è cambiato - continua Ardito - è diventato colorato e più specifico, fatto apposta per camminare. La prima grande rivoluzione è stato il passaggio dagli scarponi di cuoio pesante alle pedule più leggere da escursioni. Poi sono arrivati i bastoncini, fondamentali soprattutto in discesa, servono a scaricare fino al 30% dello sforzo, si piegano e si infilano nello zaino». Ma non solo. A cambiare, in tutti questi anni, è stata anche la natura. Non sempre in modo negativo, anzi a volte in modo incredibile. «Oggi, anche nel Lazio, è possibile incontrare molti più animali di prima. Varie volte ho visto l’aquila librarsi sopra la mia testa, mentre un tempo i rapaci erano quasi spariti, causa caccia e i pesticidi. Cervi e caprioli sono stati reintrodotti nei parchi e si sono moltiplicati. Ma con un po’ di fortuna si possono incontrare il lupo, il camoscio appenninico, l’orso, il fenicottero, il cavaliere d’Italia».
Le escursioni. E dunque via per vette, laghi e faggete, strade romane e necropoli etrusche. Poi i borghi, i castelli medioevali, le cascate e le scogliere sul Tirreno, tutto a un passo o poco più da casa. I 50 sentieri descritti nella guida vanno dalle vette dell’Appennino ai laghi nei crateri degli antichi vulcani, dalla via Francigena all’isola di Ventotene, fino al cuore verde di Roma. Si cammina sull’anello del Lago della Duchessa, nei luoghi di San Tommaso d’Aquino e nella riserva di Decima-Malafede.
I sentieri sono adatti a tutti i camminatori, anche i meno allenati. Ne segnalerei tre: il ripido sentiero che porta in vetta al Circeo, da cui si gode un panorama mozzafiato, è un posto davvero selvaggio a due passi dalle spiagge più battute; gli itinerari sui Monti della Laga che anche grazie al mio zampino sono diventati un Parco; il sentiero di Barbarano per giocare all’archeologia, con le tombe etrusche che emergono dalla boscaglia».

mercoledì 15 maggio 2013

SHOW SUL SOLE: TRE ERUZIONI IN 24 ORE. LE FOTO E I VIDEO DELLA NASA

Una serie di tre eruzioni solari molto violente, si sono susseguite nell'arco di 24 ore, provocando altrettanti blackout temporanei delle comunicazioni radio, secondo quanto riportato dall'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa). 

Il primo brillamento, registrato lun
edì mattina , è stato seguito da un secondo evento di classe X 2.8 registrato ieri sera, alle 18:05 ora italiana. Una terza eruzione (di classe X 3.2) si è invece verificata questa mattina alle 3:17 ora italiana: è stato l'evento più potente di questo anno, e il terzo più potente di questo ciclo solare, battuto solo dal brillamento di classe X 6.9 del 9 agosto 2011, come ricordano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). I brillamenti di classe X sono in assoluto i più violenti. Il numero che accompagna la lettera specifica ulteriormente la loro intensità: un evento di classe X 2 è due volte più potente di uno di classe X 1, uno di classe X 3 è tre volte più intenso, e così via. Le tre eruzioni di questi giorni sono state accompagnate da espulsioni di massa coronale, un altro tipo di evento che proietta grandi quantità di particelle dalla corona solare nello spazio. Secondo i modelli elaborati dalla Nasa, le particelle espulse con il terzo brillamento si sono allontanate dal Sole ad una velocità record, e potrebbero addirittura raggiungere le ondate di particelle emesse dai due brillamenti precedenti. Queste ondate di particelle solari non erano rivolte verso la Terra. Tuttavia tre satelliti della Nasa (Stereo-B, Messenger e Spitzer) sono sulla traiettoria. I loro team si sono attivati per mettere i satelliti in modalità 'sicurà, in modo da proteggere gli strumenti dal flusso di materia proveniente dal Sole.

martedì 14 maggio 2013

SOLE IRREQUIETO, TEMPESTE MAGNETICHE IN ARRIVO. GUAI PER I SATELLITI

Nelle prossime settimane sono attese molte tempeste magnetiche. Colpa del sole e della sua irrequitezza che potrebbe creare seri problemi ai satelliti in orbita sulla terra Dopo le eruzioni avvenute nei giorni scorsi sulla superficie solare, si attende un crescendo, fino al picco di attività atteso entro la fine di maggio. «Oggi la tecnologia ci fornisce l’opportunità di comprendere meglio il comportamento della nostra stella e quindi di prendere quelle precauzioni che ci possono evitare alcuni guai», osserva Mauro Messerotti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dalla International Space Conference in corso a Roma. 


SCIAMI DI PARTICELLE VERSO LA TERRA Gli sciami di particelle scagliati dal Sole verso la Terra possono provocare infatti tempeste magnetiche. "L'attività solare - spiega Messerotti - può, ad esempio, far cambiare rotta agli aerei di linea, che anziché passare sui Poli sono costretti a lunghi tragitti per evitare di far assorbire radiazioni all’equipaggio che fa quella rotta in maniera frequente e per tutelare i passeggeri". "Essere investiti da queste radiazioni - prosegue - è come sottoporsi ad una dose equivalente a quella che si potrebbe assorbire facendo fra 10 e 50 schermografie con le apparecchiature disponibili negli anni '60".
PROBLEMI AI SATELLITI GPS Le tempeste magnetiche sono un problema molto serio anche per i satelliti in orbita, che subiscono una sorta di corto circuito. A volte si tratta di un guasto transitorio ma spesso il brillamento solare può metterli definitivamente fuori uso. Se pensiamo che potrebbero essere colpiti i satelliti per le telecomunicazioni e quelli Gps per il posizionamento, è facile immaginare le conseguenze sulla Terra. Ad esempio, i satelliti Gps colpiti dalle radiazioni possono inviare dati distorti e diventare così inutili.
SORVEGLIATO SPECIALE Il Sole è quindi un 'sorvegliato specialè, e non solo in questo periodo. Per Messerotti è fondamentale ricostruirne ka storia. Finora, ha detto, sono state raccolte informazioni su circa 40 cicli, ognuno dei quali ha la durata di 11 anni. Tuttavia, ha aggiunto, consideriamo che la nostra stella ha circa quattro miliardi di anni ed ha avuto intorno ai 400 milioni di cicli. "Dobbiamo - conclude Messerotti - ancora capire molte cose e la tecnologia spaziale ci sta dando una mano". Accanto agli satelliti per l'osservazione del Sole già attivi, nel 2017 l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) prevede di lanciare il Solar Orbiter, che fornirà ulteriori dati.

SHOW SUL SOLE: TRE VIOLENTISSIME ERUZIONI IN 24 ORE. "COMUNICAZIONI RADIO IN TILT"

Una serie di tre eruzioni solari molto violente, si sono susseguite nell'arco di 24 ore, provocando altrettanti blackout temporanei delle comunicazioni radio, secondo quanto riportato dall'Agenzia americana per l'atmosfera e gli oceani (Noaa). 

Il primo brillamento, registrato lunedì mattina , è stato seguito da un secondo evento di classe X 2.8 registrato ieri sera, alle 18:05 ora italiana. Una terza eruzione (di classe X 3.2) si è invece verificata questa mattina alle 3:17 ora italiana: è stato l'evento più potente di questo anno, e il terzo più potente di questo ciclo solare, battuto solo dal brillamento di classe X 6.9 del 9 agosto 2011, come ricordano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). I brillamenti di classe X sono in assoluto i più violenti. Il numero che accompagna la lettera specifica ulteriormente la loro intensità: un evento di classe X 2 è due volte più potente di uno di classe X 1, uno di classe X 3 è tre volte più intenso, e così via. Le tre eruzioni di questi giorni sono state accompagnate da espulsioni di massa coronale, un altro tipo di evento che proietta grandi quantità di particelle dalla corona solare nello spazio. Secondo i modelli elaborati dalla Nasa, le particelle espulse con il terzo brillamento si sono allontanate dal Sole ad una velocità record, e potrebbero addirittura raggiungere le ondate di particelle emesse dai due brillamenti precedenti. Queste ondate di particelle solari non erano rivolte verso la Terra. Tuttavia tre satelliti della Nasa (Stereo-B, Messenger e Spitzer) sono sulla traiettoria. I loro team si sono attivati per mettere i satelliti in modalità 'sicurà, in modo da proteggere gli strumenti dal flusso di materia proveniente dal Sole.

venerdì 29 marzo 2013

Capri è terza in Europa e prima in Italia

Il tempo è ancora brutto, ma la voglia di mare e di vacanze si fa sempre più viva. Ecco allora, per stuzzicare i desideri dei vacanzieri, la classifica delle isole più belle secondo i viaggiatori della community di TripAdvisor, che pubblica la speciale classifica dei Travellers’ Choice Islands Awards 2013. La più bella del mondo è Ambergris Caye, la più grande isola del Belize, in America Centrale. La nostra Capri si piazza al terzo posto d'Europa e prima in Italia.

Basati su milioni di recensioni e opinioni postate dai viaggiatori sul sito di Tripadvisor, questi riconoscimenti hanno premiato più di 100 isole in tutto il mondo, con classifiche dedicate ad Africa, Asia, Caraibi, Europa, Sud America, Sud Pacifico e Stati Uniti. Spiega Valentina Quattro, Senior Media Relations Manager di TripAdvisor in Italia: "Che stiate cercando un’isola idilliaca con palme e mare cristallino oppure un’isola che offra un’esperienza più culturale, troverete la giusta ispirazione in queste classifiche”  
L’isola numero 1 al mondo si trova in Belize, stato situato nella parte istmica dell'America Centrale: è Ambergris Caye, la più grande del Paese, seguita dalle Isole Vergini Americane nei Caraibi con St. John al secondo posto, e da Bora Bora nella Polinesia Francese al terzo posto. 
In Europa, invece, le isole più apprezzate sono le greche Santorini e Cefalonia, ma la medaglia di bronzo spetta alla nostra Capri, amata soprattutto per il suo mare blu, per la sua storia, mondanità e natura. 
Rimanendo sempre in Campania, sono due le altre isole della regione ad aver conquistato i viaggiatori di tutto il mondo: Ischia, quarta in classifica e Procida, in sesta posizione. Cinque riconoscimenti anche alle isole siciliane, Lampedusa e Faviganana Ustica, Pantelleria e Vulcano. Completano la top ten l'Elba e La Maddalena.

domenica 3 marzo 2013

QUATTRO COMETE "SFILERANNO" NEL 2013. INIZIA PANSTARRS TRA POCHI GIORNI

Lo spettacolo della sfilata delle comete è ormai quasi alle porte. Mancano pochi giorni all'inizio della 'sfilatà: ben 4 sono previste nel 2013. Ad inaugurare la 'passerellà è Panstarrs che farà capolino nei cieli fra il 9 e il 10 marzo. Cruciale per Panstarrs sarà il passaggio vicino al Sole: se la nostra stella non la indebolirà, la cometa sarà visibile a occhio nudo. Si affaccerà nei cieli del nostro emisfero probabilmente il giorno prima del suo passaggio al perielio, ossia la minima distanza dal Sole, prevista per il 10 marzo. Rispetto alle previsioni, la cometa «nelle ultime settimane si è indebolita un pò ma in ogni caso - spiega l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope - sta recuperando e ci aspettiamo che sia visibile a occhio nudo».
LE COMETE La cometa, spiega il presidente dell'Unione Astrofili Italiani (Uai), Mario Di Sora, «anche se molto bassa sull'orizzonte, dovrebbe cominciare a essere visibile dal 9 marzo e fino all'11 raggiungerà la sua massima luminosità. Ma si potrà osservare meglio appena inizierà ad alzarsi sull'orizzonte, fra il 15 e il 16». L'oggetto, spiega Masi, dovrebbe avere una luminosità di magnitudine 2, come la stella polare. Per osservarla, prosegue, «bisognerà guardare verso ovest, subito dopo il tramonto. Inizialmente l'oggetto sarà visibile nella costellazione dei Pesci e si dirigerà nella costellazione di Pegaso fino a solcare le stelle di Andromeda a fine marzo» quando lascerà i nostri cieli. Vari gli eventi organizzati dalla Uai: il 15 marzo osservazioni presso l'Osservatorio di Campocatino (Frosinone) e presso l'Osservatorio Fuligni di Rocca Priora (Roma); il 16 marzo osservazioni a Noci (Bari). A metà marzo si affaccerà nel cielo anche la cometa C/2012 T5 Bressi. Ma sarà bassissima sull'orizzonte e non visibile ad occhio nudo. Poi arriverà la cometa Lemmon, che, rileva Masi, esordirà nel cielo boreale a cominciare dalla metà di aprile. Ma la sua luminosità sarà intorno alla magnitudine 5, e dunque per vederla è consigliabile un modesto binocolo. A chiudere 'l'anno delle cometè sarà Ison, che si annuncia memorabile. Potrebbe diventare la super-cometa di Natale 2013. Si prevede molto luminosa, probabilmente, sottolinea l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), come la Luna e sarà visibile anche di giorno.

giovedì 28 febbraio 2013

Voglia di primavera. In Camargue un resort quattro stelle tra cavalli e fenicotteri

È vero, lo splendore della Camargue, la regione francese alle foci del Rodano, si manifesta più avanti, in piena primavera. Ma chi vuole approfittarne inizia a preparare adesso il suo viaggio, il suo long weekend,
la sua escapade, come dicono i francesi.
Mare e natura, cavalli in corsa e fenicotteri, la Camargue è entrata da decenni nell’immaginario degli italiani che amano frequentarla in ogni stagione; molti privilegiano il camper ma a chi non può fare a meno delle comodità dell’albergo arriva la proposta dell’unico resort quattro stelle della regione.
 



L’Auberge Cavaliere du Pont de Bannes è aperto tutto l’anno e si trova a solo mezzo chilometro dalla località camarguese più famosa, Saintes Maries de la Mer.
I cavalli, protagonisti della Camargue, lo sono anche del resort, grazie a un’arena per spettacoli equestri e a un centro equestre per cavalcare in tutta sicurezza. Non mancano, ovviamente, i ponies e le passeggiate naturalistiche in calesse sono uno dei must dell’offerta del resort.

La struttura conta 84 camere e le più ambite sono le cosiddette cabanes du guardien, con il tetto in giunchi, l’architettura in stile rurale e il soppalco interno particolarmente gradito dai bambini, Ma tutte le camere del resort sono in stile camarguese rustico benchè dotate di tutti i confort della categoria a quattro stelle.
L’Auberge du Cavaliere dispone di due ristoranti che servono piatti tipici della regione con ampio spazio per il pescato fresco e per le carni preparate alla brace.



Importante anche la sezione spa e benessere dell’albergo. Ad accogliere gli ospiti ci sono una piscina scoperta, una sauna e una jacuzzi; un’ampia scelta di trattamenti è disponibile così come sono proposti corsi di pilates. Naturalmente presso l’hotel è possibile organizzare escursioni naturalistiche o culturali e tra le mete non può mancare il suggestivo borgo di Aigues Mortes.
Molte le offerte speciali disponibili sul sito web in italiano. Fra queste, l’offerta long weekend da giovedì a lunedì (4 notti) per fine marzo e aprile. Due persone in doppia e in bed & breakfast pagano 987 euro in totale con accesso spa, due massaggi, noleggio biciclette per due giorni e un pic nic sulla spiaggia. Altre offerte per periodi più lunghi e per famiglie.

Kerala: l'India più amata dagli italiani

1. Visitare Cochi

Durante una passeggiata a Cochi non potete mancare: un giro tra le vie del centro e lungo le mura cittadine a bordo di un rickshaw, il profilo delle antiche reti da pesca cinesi al tramonto, la visita al Museo Indo-Portoghese e una puntatina alla chiesa di San Francesco, la più antica eretta dagli europei in India, nel lontano 1503.


2. Scoprire le backwater

Lo spot più celebre dello stato indiano sono le backwater ovvero la rete di canali navigabili che corre per ben 900 km, da percorrere a bordo di houseboat dal sapore retrò. La base di partenza più comune per esplorarle è Alleppey. Per dormire a pelo dell'acqua la migliore è Coco HouseBoats .

3. Rilassarsi sulla spiaggia

Con 600 km di costa, il Kerala è, insieme a Goa, la destinazione più gettonata per chi, anche in India, non vuole rinunciare alla tintarella. Oltre alle spiagge già note, quali Kovalam e Varkala, esistono tratti di litorale ancora pressoché selvaggi. Tra le «chicche», da non perdere Mararikulam.

4. Rigenerarsi con l'ayurveda

Un'esperienza indimenticabile, per chi visita il Sud dell'India, è sperimentare i trattamenti e i massaggi ayurvedici nei centri specializzati. I resort ideali dove viverla sono il Somatheeram Ayurveda Resort di Trivandrum e il Sarovaram Ayurvedic Health Center  ad Ashtamudi.

5. Gustare il dosa

Dominato dall'uso del latte di cocco e servito su una foglia di platano, il thali (piatto nazionale dell'India) è considerato uno dei migliori del Paese. La pietanza più amata dagli italiani, invece, è il dosa, un misto tra la piadina e la crèpe, con base di farina di riso e lenticchie, ripieno di patate e spezie.

6. Bere un tè a Munnar

Colline di tè che si susseguono a perdita d'occhio, aria fresca e foreste di sandalo sono gli ingredienti per non rinunciare ad una deviazione nell'interno del Kerala. Munnar è soltanto la stazione più nota, punto di partenza per affittare una moto e scoprire, in silenzio, gli incantevoli dintorni.

7. Assistere al Kathakali

Il celebre Kathakali, un elaborato dramma in forma di danza, fa da traino alle altre forme d'arte rappresentativa del Kerala quali Kootiyattam, Krishnanattam e Kalarippayattu. La location migliore dove ammirare queste antiche forme di danze indiane è il Kerala Kathakali Centre di Fort Kochi


8. Coccolarsi nei resort

Dagli hotel coloniali di Cochi ai resort «on the beach», l'ospitalità del Kerala vanta standard piacevolmente più alti rispetto agli altri stati indiani. Tra i nostri preferiti, l'elegante Sreeragam Luxury Villa Retreat di Kochi, il Vythiri Resort un'oasi di pace immersa nella foresta di Shola, e il Lake Palace,  un resort da sogno sulle backwater.

9. Avvistare gli animali

Nelle lussureggianti foreste dei Western Ghats, la catena montuosa che divide il Kerala dal Tamil Nadu, si celano ben 12 riserve naturali e 2 parchi nazionali. Dalla Kumili, si può esplorare il Periyar Wildlife Sanctuary , nella certezza d'incontrare elefanti indiani, bisonti, antilopi, gazzelle, cinghiali e scimmie e nella (rara) speranza di avvistare tigri e leopardi.

Hotel di design a Marsiglia Capitale della cultura 2013

Dopo Parigi, l'albergo progettato dal re del design Philippe Starck conquista anche la costa francese aprendo i battenti a Marsiglia. Punti di forza del Mama Shelter Marseille sono la sua atmosfera giovane e design oriented, il servizio di alta qualità e, soprattutto, i suoi prezzi democratici. Situato nel centro della città portuale, a quindici minuti a piedi dalla spiaggia, è la location ideale per scoprire la nuova Capitale europea della cultura.
In occasione di Marseille-Provence 2013, infatti, la più grande città della Francia meridionale e i 97 comuni coinvolti nel progetto saranno invasi da una girandola di eventi che, suddivisi in tre «episodi», accompagneranno i visitatori in un viaggio al centro della cultura mediterranea e non solo. In programma, grandi mostre - da Cézanne a Picasso -, performance artistiche all'avanguardia e installazioni nei nuovi poli disegnati dai più grandi nomi dell'architettura contemporanea, come il Museo delle Civiltà d'Europa e del Mediterraneo firmato Rudy Ricciotti e l'Euromed Center ideato da Massimiliano Fuksas.

L'anno della creatività, soggiornando al Mama Shelter, inizia all'insegna del risparmio grazie all'offerta dedicata che prevede il soggiorno in camera doppia, con colazione compresa e due city pass, al prezzo di 159 €. Quattro le tipologie di stanze – doppia, luxe, deluxe, family e suite - tutte ispirate al tema del gioco e dotate di Imac 27’’ con TV, radio, internet, WIFI gratuito, film a richiesta e minibar. Di tendenza anche l'offerta enogastronomica del Mama, con il ristorante dello chef Alain Senderens e il suo celebre brunch domenicale a 33 €, la pizzeria e l'happening bar dove l'abbinata Pastis e sardine va sempre per la maggiore.

Se, per le famiglie, non manca il servizio di baby sitter, i business man hanno a disposizione tutto il necessario per organizzare meeting di successo in una cornice giovane e originale. Scaricabile dal sito internet del Mama Shelter, inoltre, l'utile guida alla visita della città di Marsiglia offre anche una vasta selezione di indirizzi - dai ristoranti dove mangiare la migliore bouillabaisse ai locali più cool - per vivere la «Capitale» a 360°. Comodo da raggiungere, infine, il Mama Shelter si trova a venticinque chilometri dall’aeroporto Marseille Provence e a dieci minuti di taxi della stazione ferroviaria. Stazioni della metropolitana più vicine: Baille, Castellane e Notre Dame-du-Mont.

Zanzibar, un viaggio "dentro" tra colori accecanti e umanità pura

Sono sbarcata in Africa e mi è mancato il fiato. Caldo, umidità e un odore acre di ascelle che non conoscono acqua, nè tantomeno deodoranti, mi hanno accolta. E ho sorriso.
L'aeroporto di Stone Town, decadente quanto affascinante capitale di Zanzibar, senza aria condizionata, senza regole, senza nastro dei bagagli è tutto un pullulare di voci e colori. Karibu! Hakuna matata! Frasi ripetute in sottofondo, che hanno accompagnato il mio soggiorno in quest’ultimo Natale. 



Sui cataloghi delle agenzie di viaggio Zanzibar è chiamata “l’isola delle spezie”, ma non basta. Per me rappresenta la magia di potersi addormentare sotto un manto di stelle, col vento tra i capelli e il sale sulla pelle. Di rimanere incantati di fronte a tramonti mozzafiato, di commuoversi davanti a un’alba incantata. Di nuotare felice con i delfini. E’ il luogo dove, dopo tanto stress, ho camminato sempre scalza provando un senso di libertà unico, dove ho tolto l’orologio e scandito le mie giornate al ritmo della natura. E’ il posto che più mi ha fatto provare un raro senso di appartenenza difficile da spiegare a parole. Dove è stato possibile fare un viaggio: attraverso un luogo, dentro di me.

Sono stata avvolta da colori accecanti: dal verde delle palme, dei banani e di mille piante tropicali, dalla sabbia bianca e talcata, dall’oceano cristallino, potente e silenzioso. E sono stata rapita e conquistata dagli sguardi teneri e amichevoli della gente del posto, timida e curiosa. Dalla dolcezza dei bambini, che si divertono con poco e sorridono molto, sempre e comunque, anche se spesso non c’è proprio da sorridere... Nel pullulare di villaggi turistici, resort stellati, hotel di charme, che si susseguono lungo chilometri di spiagge bianche, ho incontrato persone meravigliose e incrociato occhi profondi e pieni di sogni.

Zanzibar è intrisa di umanità pura, di cose semplici e autentiche, e anche di tante contraddizioni. Dal mio rientro sono attraversata da un grande senso di impotenza... I bianchi europei, "superiori", hanno molte responsabilità, prima fra tutte quella di aver depredato (perchè è sempre il lato economico che muove il mondo, ahimè) senza curarsi delle potenzialità di un popolo sicuramente indolente ma tanto bello. Non é una questione di intelligenza , come qualcuno spesso suggerisce, ma di abito mentale e abitudini pratiche. Mi chiedo tutti i giorni cosa sia possibile fare, nel nostro piccolo da qui, a parte inviare scatoloni pieni di vestiti usati...

Padova, i genitori avrebbero autorizzato la donazione degli organi. In corso gli accertamenti per verificare se la bambina sia stata contagiata dallo stesso ceppo del batterio killer
E' morta la bambina di due anni di Monselice colpita nei giorni scorsi da Escherichia coli. Le sue condizioni cliniche sono precipitate giovedì dopo un peggioramento di fegato e reni. Dopo il consenso dei genitori della piccola, sono stati donati gli organi. I medici padovani non avrebbero ancora individuato il ceppo del batterio killer e si sta verificando la possibile compatibilità con quello che in Germania ha ucciso 33 persone.Oltre che al centro di microbiologia patavino, alcuni campioni biologici sono stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma. Altri due bambini affetti da E.Coli, ma provenienti da altre zone, erano stati ricoverati in Pediatria ma sono già guariti e sono stati dimessi.

E.Coli, stampa: "Si annida nei tubi dell'acqua"

Il batterio killer potrebbe essersi annidato nelle condutture dell'acqua potabile, in particolare in quelle raramente controllate delle reti idriche dei centri più piccoli. A lanciare l'allarme è il presidente della "Commissione acqua potabile" tedesca, Martin Exner, che a "Der Spiegel" dichiara che "il pericolo di una contaminazione microbiologica dell'acqua potabile è stato finora assolutamente sottovalutato".
Anche Helge Karch, direttore dell'Istituto di Igiene del policlinico universitario di Muenster, è convinto che il batterio sia capace di annidarsi nell'ambiente "arrivando di nuovo una volta o l'altra alla gente". Mentre per le reti di distribuzione idrica dei grandi agglomerati urbani il pericolo di contaminazione con il batterio killer è esiguo, poiché la qualità dell'acqua viene controllata più volte al giorno, diversa è la situazione negli acquedotti che servono i piccoli centri, dove i test vengono effettuati una volta all'anno.

Lo 'Spiegel' rivela che per queste reti idriche, ancora prima dello scoppio della recente epidemia, nell'acqua potabile erano stati spesso rinvenuti i batteri di E.Coli. Il settimanale cita anche uno studio dell'Organizzazione mondiale della Sanità, dal quale risulta che nel 5% dei campioni di acqua di piccoli acquedotti e nella metà dei pozzi privati del Baden-Wuerttemberg sono stati rinvenuti batteri di origine intestinale. Per questo motivo la Commissione tedesca per l'acqua potabile ha deciso la settimana scorsa a Berlino di introdurre norme di controllo più severe per l'acqua destinata all'irrigazione di piantagioni di verdura e di germogli, ma anche dell'acqua potabile delle piccole reti idriche.

Inquinamento a nuovi livelli record

E' peggiorata ulteriormente la situazione dello smog a Pechino, dove l'indice dell'inquinamento diffuso dall'Ambasciata americana ha superato il valore considerato massimo. Alle 10 di mattina, l'indice della PM2,5 - le particelle inquinanti abbastanza piccole da entrare nei polmoni - aveva toccato il livello di 510 per metro cubico. Il livello massimo "molto dannoso" per la salute è di 500.

La Corea del Nord minaccia gli Usa

La Corea del Nord alza ancora il livello del confronto con la comunità internazionale, mettendo in guardia gli Usa: sono "alla portata dei missili strategici e delle armi nucleari" di Pyongyang. Lo afferma un articolo pubblicato sul sito ufficiale della propaganda nordcoreana, Uriminzokkiri. "Gli Usa non pensino di essere al sicuro perchè si trovano dall'altra parte dell'Oceano Pacifico", prosegue il testo citato dall'agenzia sudcoreana Yonhap.

Nuova Zelanda, squalo bianco uccide bagnante

Un esemplare di squalo bianco di oltre 4 metri ha ucciso un bagnante a pochi metri dalla spiaggia di Muriwai, in Nuova Zelanda. "Abbiamo visto la pinna, poi sangue ovunque - ha raccontato un pescatore -. L'uomo era ancora vivo, gli abbiamo gridato di andare verso un scoglio, ma con un altro attacco lo squalo lo ha portato giù". La Guardia costiera è intervenuta sparando contro l'animale, che non si sa se sia stato ucciso .

Parco di Keukenhof, un'esplosione di primavera

In Olanda, a circa 35 chilometri di distanza da Amsterdam, nel parco di Keukenhof la primavera è quasi arrivata. E sì, perché nel famoso parco botanico, situato nei pressi della città di Lisse, manca poco alla fioritura di ben di 7 milioni di tulipani, narcisi e giacinti. Uno spettacolo a cui vale la pena partecipare.

KEUKENHOF, UN PARCO INCANTATO – Il parco botanico, situato nei pressi della città di Lisse e a soli 35 chilometri di distanza da Amsterdam, è considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo. Qui, infatti, su una superficie di 32 ettari, fioriscono ben 7 milioni di bulbi, tra tulipani, narcisi e giacinti, tutti rigorosamente piantati a mano. 

Ma i fiori non sono l’unica attrattiva di questo stupefacente parco. Sculture, fontane, canali, mulini a vento, 30 esposizioni floreali, 7 giardini d’ispirazione, un lago e 2500 alberi sono le altre ricchezze che fanno di Keukenhof il parco più importante del mondo in questo ambito. E non è un eufemismo quando si dice che a Keukenhof la primavera trionfa come in nessun altro posto al mondo. 

Una vera e propria esplosione di colori e natura che da oltre 60 anni incanta chiunque abbia il desiderio di visitare questo luogo da fiaba. Inoltre il parco, aperto tutti i giorni dal 21 marzo al 20 maggio incluso, si avvale anche della presenza di esperti del settore dei giardini. Una ricchezza ulteriore per tutti gli amanti del verde.
Mentre, per chi desidera dedicare qualche ora alla scoperta dei dintorni di Keukenhof, magari passeggiando piacevolmente in bicicletta; presso il parcheggio Hoofdingang e nel weekend anche presso il parcheggio P-Extra, potrà noleggiare la bici che preferisce e darsi all’itinerario più adatto alle proprie esigenze. 

Il costo del noleggio è di 10 euro al giorno, compresa la piantina con i quattro itinerari possibili e che variano dai 5 ai 25 chilometri di lunghezza. Per i più intraprendenti vi è anche il percorso di 35 chilometri denominato: “Itinerario della Regione dei Bulbi”. 

Amate così tanto la bicicletta da volerla utilizzare come mezzo di trasporto di un intero viaggio in terra olandese? Bene allora non vi resta che prenotare il bellissimo tour, organizzato dall’agenzia viaggi Funactive, che da Amsterdam conduce a Uithoorn attraverso campi di tulipani, bellezze artistiche, eventi particolari come l’asta di fiori più grande al mondo che si tiene ad Aalsmeer, e borghi pittoreschi come Spaarndam, il famoso paese della celebre novella e successivo film “Hans Brinker e i pattini d'argento”. Inoltre il viaggio dà la possibilità di pernottare su barche trasformate in moderni e affascinanti hotel.

In Liguria un appuntamento per tutti gli amanti dell'eco-turismo

Il 2 marzo, in Liguria, il Parco nazionale delle Cinque Terre, dà il via al “Maritime Walking Festival”, uno degli eventi più attesi della primavera. Tredici le escursioni tematiche proposte dal Parco i cui temi spaziano dalla natura fino alla cultura e all'enogastronomia. Un viaggio all'insegna del divertimento e dell'escursionismo.

MARITIME WALKING FESTIVAL, NATURA E DIVERTIMENTO – Il festival, in programma dal 2 marzo fino a fine mese, propone in alcuni dei luoghi più belli della Liguria, Toscana, Corsica e Sardegna, un ricco calendario di appuntamenti dedicati all'escursionismo, alla natura, alla cultura e all'enogastronomia, sotto la guida attenta di guide turistico-ambientali. Ma, tra tutte le regioni protagoniste sicuramente spicca la Liguria con le sue 13 escursioni tematiche da vivere nel bellissimo Parco nazionale delle Cinque Terre. Il Parco, istituito nel 1999, in provincia della Spezia, è famoso per i suoi terrazzamenti, creati per ricavare piccoli lembi di terra da coltivare, che si affacciano direttamente sull'omonima Area Marina Protetta. L'intera area delle Cinque Terre: Portovenere, Cinque Terre e le isole Palmaria, Tino e Tinetto dal 1997, appartiene al sito UNESCO  dei “paesaggi culturali” della Lista Patrimonio Mondiale dell’Umanità. I temi toccati dalle escursioni proposte dal Maritime Walking Festival vanno dalla fotografia alla psicologia, dall'arte alla bellezza del paesaggio, dalla natura fino all'arte ai sapori antichi. Tematiche trattate rigorosamente tra una passeggiata e l'altra lungo i quei paesaggi terrazzati a picco sul mare tra i più famosi al mondo.

Tra gli appuntamenti più attesi: “Fotografando da Tramonti al tramonto”, escursione del 2 marzo;“Ricordi in cammino” e “Luciano Maciotta, turn on the light, entrambi in data 3 marzo; “Andar per erbi…l’otto marzo”; “Per quell’amore di cose” il 10, “Italia, bellezza, futuro”ancora il 10, “Gli alberi monumentali all’ombra dei Santuari” venerdì 15, “Aperitivo tra Volastra e Corniglia” sabato 16, “Si fa presto a dire limoncino” domenica 17. Enogastronomia e passeggiata da Manarola con “Per l’antica via, caccia al pesto” sabato 23, a Riomaggiore per “Da monti al mare…e siamo fritti” domenica 24, di “Buon passo” sabato 30” e chiusura con il brindisi domenica 31 con “Cantine aperte a Tramonti”. Infine, da non perdere anche gli eventi proposti dal Parco Regio

Viaggio alla scoperta di tutte le ricchezze di una delle città più cosmopolite d'Europa

È una tra le città più cosmopolite, calienti e ricche di incredibili gioielli d’arte. Questo luogo così speciale è Barcellona, affascinante capoluogo della Catalogna, Spagna. 
 Il suo cuore è un perfetto miscuglio di tracce medioevali che si intrecciano alle più belle espressioni del Modernismo e delle opere del XX secolo. Meta ideale per un viaggio sotto il caldo sole della Spagna alla scoperta di tutti i segreti di una delle sue più importanti città. 
BARCELLONA , ANIMO CALIENTE – Città di origine romana, Barcellona nei secoli ha sempre mantenuto inalterato il suo spirito dedito all’arte e all’architettura. Non è un caso infatti che l’UNESCO abbia dichiarato Patrimonio dell’Umanità quelli che sono gli edifici di maggior pregio degli architetti catalani come Antoni Gaudí e Lluís Doménech i Montaner presenti in città. Un esempio? Il Parco e il Palazzo Güell,  la Casa Milà “La Pedrera” di Gaudí, il Palazzo della Musica Catalana e tanti altri ancora. Arte di alto livello ma anche una forte cultura popolare sono i tratti salienti di questa calda città mediterranea. Ma per conoscere lo spirito vero della città non si può prescindere da una passeggiata lungo La Rambla, una delle vie più famose di Barcellona. Attraverso di essa avrete modo di conoscere la chiesa di S.Anna, il tradizionale mercato degli uccelli e quello dei fiori e alcuni tra i più importanti edifici rinascimentali e barocchi come  l’Ospedale della Santa Creu, il Palazzo Moja e la chiesa di Betlem. Un appunto: non dimenticatevi di fare un salto al Mercato della Boquerìa posto al numero 91 della Rambla. Qui verrete letteralmente rapiti dalla bellezza dei chioschetti in bronzo che vendono ogni ben di Dio. Ma se ai beni all’aria aperta preferite i musei, non temete, Barcellona saprà accontentarvi. Qui, tra Il Museo di Storia della Città, il Museo di Storia della Catalogna, il Museo di Arte Moderna o il Museo di Arte Contemporanea (MACBA) potrete dare sfogo alla vostra sete di cultura. Avete voglia di visitarli tutti ma vi spaventa il costo da sostenere? 
Recatevi al palazzo del Municipio, qui potrete acquistare l’Articket, una tessera multi-ingresso che consente di visitare il MNAC, il MACBA, la Fondazione Joan Miró, la Fondazione Antoni Tàpies e tanti altri enti a un prezzo contenuto. Infine, sempre presso il Municipio, è possibile comprare la Barcelona Card (per 1, 2, 3, 4 o 5 giorni) che, a un prezzo limitato, vi dà la possibilità di usufruire dei mezzi di trasporto in modo gratuito e di avere notevoli sconti in musei, teatri e anche ristoranti.
TRA CATTEDRALI E OPERE D’ARTE ORIGINALI– Tra le innumerevoli bellezze artistiche e architettoniche di Barcellona non si può non nominare la Cattedrale, attorno alla quale sorgono palazzi medievali come la Casa dels Canonges, La Pia Almoina e la Casa d´Ardiaca; la chiesa della Mercè, patrona di Barcellona, e nel quartiere della Ribera: il Palazzo Aguilar, il famosissimo Museo Picasso. Mentre Il Tempio della Sagrada Familia, la Casa Lleó Morera, la Casa Amatller o la Casa Batlló sono solo alcuni dei numerosi gioielli in stile moderno che rendono ancora più affascinante la città. 
Ma tra tutti i tesori nominati sicuramente merita una visita più approfondita La Sagrada Familia, la grande chiesa dell’espiazione a cui il geniale Gaudí si dedicò fino alla sua morte. Lavori che ancora oggi non sono conclusi. Straordinarie le sculture della facciata che narrano la vita di Gesù e la Gerusalemme celestiale nel suo interno. La Cattedrale è stata consacrata da Papa Benedetto XI Il 7 novembre del 2010. Sempre di Gaudì non potete non visitarle sue emblematiche case – Pedrera e Batllò -  e i suoi giardini dalle architetture veramente stravaganti e dai colori a dir poco vivaci, il famosissimo Park Guell.

La “Versailles tedesca”.Tra castelli e giardini, un vero e proprio scrigno ricco di bellezze artistiche e naturali

In Germania, a pochi chilometri di distanza da Berlino, sorge la cosiddetta “Versailles tedesca”: Potsdam. Nota per la bellezza dei suoi castelli e giardini, ex residenze dei re di Prussia, è un concentrato di bellezze artistiche e naturali. Un viaggio principesco tra cultura e natura incantevole.
 
POTSDAM: REGNO DI CASTELLI E GIARDINI – Capitale del Land Brandeburgo, è nota innanzitutto per la preziosa eredità, in termini storici e di beni architettonici, lasciatele dai re di Prussia. La città, infatti, custodisce, una cospicua quantità di castelli e giardini che un tempo furono simbolo del potere della casata reale. Un patrimonio architettonico talmente eccezionale da essere dichiarato, nel 1990, sito dell'UNESCO.
 
 
I monumenti e i luoghi che sono entrati a far parte del patrimonio dell’umanità sono: i castelli presenti sull’isola di Pfaueninsel e i parchi Sanssouci, Neuer Garten, Babelsberg, Glienicke a cui si aggiunsero, negli anni a seguire, il castello e il parco Sacrow, la chiesa Heilandskirche e altri 14 monumenti tra cui: la stazione ferroviaria imperiale, il castello e il parco Lindstedt, e il belvedere sulla collina Pfingstberg. L’area, con i suoi 500 ettari di parchi e 150 edifici, rappresenta uno dei siti culturali più grandi d’Europa. 
Tra le innumerevoli bellezze culturali e naturali non tralasciate di visitare: il ponte sul fiume Havel che collega Potsdam a Berlino, il Glienicker Brücke; il castello di Sanssouci, in stile rococò e soprannominato "Versailles della Prussia" e gli altri siti di epoca prussiana quali il Nuovo Palazzo, il castello Cecilienhof e il castello Babelsberg.
 
 
TRA CAFFÈ E CINEMA – Tra tutti i quartieri presenti in città, il più affascinante e ricco di vita è sicuramente il quartiere olandese dove tra locali stravaganti, caffè e gallerie artistiche è possibile vivere il lato autentico, moderno e passionale di Potsdam. Il quartiere è raggiungibile attraversando la Nauener Tor. Per chi invece desidera visitare il lato artistico e teatrale della città, deve dirigere i propri passi verso il quartiere Schiffbauergasse che si estende su una superficie di dodici ettari in riva al lago Tiefer. Qui, non tralasciate di visitare la vecchia sede della Volkswagen, odiernamente utilizzata come atelier e spazio espositivo per giovani talenti. 
 
Siete degli appassionati di cinema? Bene, Potsdam è in grado di rispondere anche a questa passione. Nel quartiere di Babelsberg sorgono infatti i famosi studi cinematografici, noti in tutta Europa, nei quali venne scritta la storia del cinema tedesco. Qui, infatti, venne girato il primo film sonoro tedesco, furono realizzate pellicole del calibro dell’ “ L'angelo azzurro" e di "Feuerzangenbowle" e inventato il genere fantasy.

 Un vero e proprio viaggio nel mondo incantato del cinema e della televisione. Infine per i più “classici” è d’obbligo una bella passeggiata nel centro storico di Potsdam con la sua famosa piazza Alter Markt, la chiesa di St. Nikolai, il parco Lustgarten e la Neuer Markt: una delle piazze in stile barocco meglio conservate in Europa. Un consiglio: prima di lasciare la città date un’occhiata alle tre porte storiche di Potsdam: la Brandenburger Tor, la Jägertor, e la Nauener Tor. La loro storia e bellezza rivelano una parte importante dell’anima della principesca città.