giovedì 24 aprile 2014

"La prossima settimana un asteroide colpirà la ​Terra". La previsione choc del predicatore

"La prossima settimana un asteroide potrebbe colpire la Terra". La preoccupante 'rivelazione' arriva da Pat Robertson, 84enne predicatore e 'televangelista', durante una trasmissione televisiva americana sul canale ABC. Già in un suo precedente libro "The End of th Day", Robertson aveva parlato di un'imminente impatto che avrebbe distrutto il nostro Pianeta.



In questi giorni ha ribadito il concetto, creando paura nei confronti del pubblico più suscettibile. "State pronti", ha intimato il conduttore durante "The 700 club", "potrebbe accadere la prossima settimana, o a mille anni da oggi, ma comunque dobbiamo essere pronti al momento in cui il Signore ci dirà che è il momento di tornare a casa".  Secondo il popolare televangelista americano sarà un asteroide a distruggere la Terra, ad oscurare il cielo, a terrorizzare tutti i popoli di tutte le nazioni”.
“Lo ha detto Gesù” dice Robertson. Poi, Pat, prova a dare, a suo modo, anche qualche spiegazione para-scientifica: “Sarà la gravità di Giove a spingere verso di noi un asteroide”

martedì 22 aprile 2014

Gli astrofisici alla ricerca della materia oscura del cosmo nelle miniere del Sud Dakota

A cavallo tra il 19° e il 20° secolo le miniere di Black Hills in South Dakota hanno partorito un tesoro di 1 mille 250 tonnellate d’oro, in una folle epopea che ha premiato con la ricchezza pochi cercatori fortunati, e ha dannato la vita di tanti altri. Oggi le cave abbandonate sono diventate terreno di ricerca per una diversa corsa epocale: quella di un gruppo di astrofisici determinati a scoprire e catturare il misterioso Graal della materia oscura dell’universo.
Nessuno ha mai visto e tantomeno registrato la presenza della materia oscura, ma tanti ne hanno preso a parlare negli ultimi ottanta anni, da quando l’astronomo bulgaro americano Fritz Zwicky ne teorizzò l’esistenza. 





Stava studiando il moto dei grandi ammassi di galassie, quando si rese conto che aveva di fronte un misterioso problema di calcolo. In un primo momento aveva attribuito alle galassie una stima di peso giudicandole per la luminosità, e quindi per la presunta massa che le compone. Ma quando aveva ne aveva analizzato la velocità di dispersione, si era reso conto che si muovevano con enorme lentezza, come se fossero 400 volte più pesanti.  GALASSIE
Era come se una massa ambientale di enormi proporzioni ne rallentasse il moto, aggiungendo all’universo un peso invisibile all’occhio e agli strumenti di rilevazione. Il mistero è cresciuto nel tempo, tanto che oggi si pensa che la materia oscura possa occupare l’85% dell’intero universo. La sua esistenza teorica è servita a giustificare fenomeni per i quali non abbiamo altre spiegazioni, primo tra i quali la coesione delle galassie.
Sappiamo che le masse visibili (pianeti, stelle, polvere cosmica) da sole non sono abbastanza pesanti e coese da garantire l’equilibrio gravitazionale di una galassia. Se la materia che vediamo fosse l’unico loro componente, le vedremmo disperdersi nell’universo a causa della forza centrifuga. Se restano al loro posto, è perché sono appesantite dalla materia oscura, come se galleggiassero in un fluido denso capace di sostenerle. Origine e composizione di questa materia sono tuttora ignote: si ipotizza che sia fatta di neutrini generati 14 milioni di anni fa al tempo del Big Bang, e che oggi occupano il buio che circonda i corpi celesti.
Gli scienziati di tutto il mondo sono impegnati a trovarla. C’è chi cerca di riprodurla nei potenti acceleratori di particelle di ultima generazione, e chi prova ad osservarla nello spazio con strumenti sofisticati come lo spettrometro Alfa Magnetic, che lo scorso gennaio a bordo della Stazione Spaziale sembra aver identificato una deviazione sospetta dei raggi solari, che alcuni astrofisici imputano alla collisione con particelle di materia oscura.  L’ALTERNATIVA
Il dipartimento dell’Energia americano intende invece trovarla sul fondo della miniera di Black Hills, un ambiente scelto perché è l’unico in grado di garantire con i suoi 1500 metri di roccia sovrastanti la “pace cosmica”, ovvero l’assenza di radiazioni ambientali, inclusi i raggi cosmici che sono capaci di penetrare la crosta terrestre a grande profondità, ma non tanto da raggiungere il luogo dell’esperimento.
Nel cuore della montagna è stata costruita una cisterna di acciaio inossidabile da 300 tonnellate di acqua ultra purificata, cioè a sua volta priva di ogni traccia radioattiva. Al centro della cisterna c’è un serbatoio di 370 chili di xeno, un gas nobile che ha la particolare proprietà di emettere un raggio luminoso ogni volta che viene attraversato da una particella.  LA ROCCIA
L’intero apparato di Black Hill che ha il nome di Lux è quindi una trappola per la materia oscura: gli scienziati scommettono che a lasciarla in operazione, prima o poi comincerà a registrare il passaggio delle particelle di materia oscura, emettendo raggi che ne testimoniano il passaggio. L’anno scorso l’esperimento è stato tentato per la durata di 90 giorni senza alcun risultato, se non quello di confermare la perfetta tenuta isolante della cisterna-lettore.
Nelle prossime settimane ricomincerà a funzionare e sarà tenuta attiva per 300 giorni, e in questo periodo gli scienziati contano di registrare passaggi regolari, per quanto rari delle particelle. Più numerosi saranno, più facile sarà per loro sciogliere il rebus e annunciare la validità delle teorie di Zwicky.
E se dovessero restare a mani vuote? «Costruiremo la prossima generazione di lettore, un Lux Zeppelin - dice l’astronomo inglese Jim Dobson – Andremo avanti finché non dovesse essere dimostrato che ci siamo sbagliati per tutto un secolo, e che la materia oscura non esiste. E anche in qual caso torneremo a studiare daccapo, fino a trovare altre soluzioni alle domande ancora irrisolte».

Oggi è l'Earth Day: la Giornata della Terra

Oggi si celebra in tutto il mondo l'Earth Day, ovvero la Giornata della Terra, avvenimento educativo e formativo per la salvaguardia del pianeta Terra: che le Nazioni Unite rinnovano ormai da 44 anni. 


L'Earth Day 2014 è dedicato ad una delle maggiori sfide ambientali dei giorni nostri, soprattutto alla luce dell'urbanizzazione e del riscaldamento globale: le città verdi, sostenibili e alimentate da energie rinnovabili. Molte le iniziative anche in Italia, dal concerto trasmesso in tv di Arisa, scelta quest'anno come testimonial d'eccezione dall'Earth Day Italia, ad una mostra fotografica al Maxxi - Museo per le arti contemporanee di Roma.

lunedì 30 dicembre 2013

Messico, sciame sismico e piogge: crolla un pezzo di autostrada sulla scogliera

Scenario apocalittico in Messico, vicino alla città di Tijuana.
La Protezione Civile Messicana ha diffuso alcune immagini di un'autostrada che è stata distrutta. 




Il motivo dei danni alla rete stradale è dovuto a una serie di fattori come diverse scosse di terremoto degli ultimi giorni unito alle piogge torrenziali.
Le vetture che percorrevano la strada sono rimaste bloccate dalla rete stradale dissestata.

Terremoto, forte scossa in Campania e Molise: "Paura tra la gente da Napoli a Frosinone"

La terra ha continuato a tremare nella notte nelle aree colpite dal terremoto.
Tre scosse di magnitudo 2.9, 2.3 e 3.1 sono state registrate rispettivamente alle 00:34, 2:28 e 3:18 nel Matese, teatro da ieri di uno sciame sismico la cui scossa più forte è stata registrata alle 18:08 con magnitudo 4.9. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i sismi hanno avuto ipocentro tra i 10,4 e i 9,6 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni casertani di Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico e di quello beneventino di Cusano Mutri. 





Ancora una scossa di terremoto tra Campanie e Molise dopo quella forte delle 18.08 tra Benevento e Caserta: alle 20.49 la terra ha tremato ancora per una scossa di 3.7 e alle 21.14 una nuova scossa di 3.2
Alle 18.08 la forte scossa di 4.9 è stata avvertita da Napoli a Roma. Ed è panico tra la gente a Napoli, con molte persone che si sono scappate in strada.  MAGNITUDO 4.9 La forte scossa di terremoto avvertita alle 18.08 in Campania e in altre zone è stata di magnitudo 4.9 secondo quanto si apprende all'Istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia.
La scossa è stata sentita chiaramente sia a Campobasso che a Isernia.  ATTIVITÀ SISMICA PROSEGUIRÀ PER GIORNI La sequenza sismica in corso nel Matese probabilmente andrà avanti per diversi giorni, ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologica (Ingv), Alberto Michelini. Il sisma di magnitudo 4.9 avvenuto alle 18,08 è stato preceduto pochi minuti prima da una scossa di magnitudo 2.7. Dopo la scossa più forte delle 18,08 si sono verificate finora altre 9 scosse tutte superiori a magnitudo 2. Le più forti, di magnitudo 2.8, sono avvenute alle 18,26 e alle 18,29.  GENTE IN STRADA A NAPOLI Molte persone sono scese in strada a Napoli, in particolare quelle che si trovavano ai piani alti di abitazioni, in seguito al forte terremoto avvertito nel pomeriggio. Diversi anche i turisti spaventati che sono usciti dagli alberghi nei quali alloggiano in questi giorni di festività. Momenti di paura si sono registrati nell'Avellinese. Molti i fedeli che stavano partecipando alla messa del pomeriggio. Stessa situazione anche nel Beneventano dove al momento, comunque, non si registrano danni.  «Al momento non si registrano danni a persone o cose. Utilizziamo i cellulari solo per estrema necessità per qualche ora». Così su Twitter il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in merito alla scossa di terremoto avvertita in città.  SCOSSA AVVERTITA ANCHE A ROMA È stata avvertita anche a Roma la scossa sismica di grado 4.9 Richter che si è verificata alle 18 tra le province di Caserta e Benevento. Soprattutto nella zona sud della città. La Questura di Roma «a seguito di diverse segnalazioni al 113, da parte di cittadini che riferivano di aver avvertito una lieve scossa di terremoto» ha contattato la Protezione Civile che ha confermato che si trattava proprio dell'evento sismico con epicentro tra le province di Caserta e Benevento.  NESSUN DANNO IN CIOCIARIA Paura anche in provincia di Frosinone per la forte scossa di terremoto registrata nel pomeriggio nel distretto dei Monti del Matese, tra Campania e Molise, nelle province di Caserta e Benevento. Il sisma è stato avvertito anche in Ciociaria, a Cassino, Sora e Frosinone. Numerose le chiamate giunte al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco. Dalle prime verifiche svolte dai pompieri, nel Frusinate non si segnalano danni a cose o persone.  PANICO TRA I TURISTI Momenti di panico a Campitello, la più importante località sciistica del Matese, dopo la forte scossa registrata sul massiccio appenninico a cavallo tra Molise e Campania. Centinaia di turisti si sono riversati nei piazzali e nei parcheggi della località: gli alberghi di Campitello Matese, località molisana più vicina all'epicentro, sono strapieni di villeggianti dalle regioni vicine.  CREPE SUI MURI Al momento dalle province colpite dalla scossa di terremoto di magnitudo 4.9 non sono arrivate richieste di intervento. Lo si apprende dal comando generale dei Vigili del Fuoco. Decine invece le richieste di informazioni e qualche richiesta di verifica, dalla Provincia di Caserta, di verifica per le crepe sui muri.  "EPICENTRO NEL CASERTANO" Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco l'epicentro della forte scossa di terremoto avvertita alle 18.08 in tutta la Campania e in Molise sarebbe in provincia di Caserta, tra Castello e Piedimonte Matese, un'area prossima al Sannio da un lato e alla provincia di Isernia dall'altro. Il sisma è stato avvertito in tutta la regione.  Il sisma è stato avvertito in maniera netta e per diversi secondi anche nel Casertano e nel Salernitano. Notevole lo spavento con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980. Presi d'assalto dalle chiamate i centralini dei Vigili del Fuoco. Già la notte scorsa, dopo le 2, l'Istituto di geofisica e Vulcanologia aveva localizzato un movimento tellurico magnitudo 2.6 e 2.4 al confine tra Irpinia e Sannio.
L'area tra le province di Caserta e Benevento dove si è verificato il terremoto di questo pomeriggio è notoriamente sismica. Lo sottolinea Marcello Martini, sismologo dell'Osservatorio Vesuviano e già direttore della struttura.
«L'epicentro - spiega Martini - è quello dell'area a ridosso del Matese, a cinque-sei chilometri dai centri di San Potito Sannitico, San Gregorio Matese e Castello del Matese. Il terremoto è stato avvertito in maniera sensibile anche a Napoli essendosi verificato a un livello superficiale. All'evento sono poi seguite altre repliche di magnitudo inferiore».
Nessuna 'sorpresa' di fronte all'evento sismico perchè l'area interessata rientra in quelle catalogate come a rischio.  BENEVENTO TREMA Tanta paura a Benevento per la forte scossa di terremoto che si è registrata poco fa. Centinaia di chiamate sono arrivate ai vigili del fuoco del comando provinciale di Benevento, ai quali, al momento, non risultano danni nè feriti.  PAURA A ISERNIA Grande paura ma non sembrano esserci danni a Isernia per la scossa di terremoto avvertita nel Matese. Il sisma è stato preceduto da un boato fortissimo, ed è durato circa 15 secondi in due riprese. I centralini di Prefettura e Vigili del Fuoco sono stati presi d'assalto solo per il panico, ma non ci sono state comunicazioni di pericoli o guasti alle case.

Cosa fare in caso di terremoto, i consigli della Protezione Civile

Cosa fare in caso di terremoto. I consigli della Protezione Civile. Prima del terremoto:
-Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza.
-Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto.
-Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso.
-Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti.
-A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza.  Durante il terremoto:


 
-Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli.
-Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso.
-Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire.
- Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami.
-Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare.
-Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti.
-Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli.
-Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.  Dopo il terremoto:
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Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso.
- Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni.
- Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci.
-Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso.

mercoledì 12 giugno 2013

Sta arrivando la ‘SUPERLUNA’ rosa, quando poterla osservare?

Il 23 giugno 2013, la Luna raggiungendo il Perigeo si mostrerà con proporzioni importanti di fronte all’occhio dell’osservatore. Il nostro satellite si troverà infatti a soli 356.991 chilometri di distanza dalla Terra, il che significa che verrà quasi eguagliato il record dello scorso marzo 2011.


 Ad attenderla i principali astronomi mondiali che si dichiarano ”emozionati” da un fenomeno che tornerà ad essere visibile in questo modo, forse, solo tra due anni. Nel passato altre ”superlune” si sono potute osservare, anche con una colorazione rosa.
 Un gioco di distanze che secondo alcuni pilota l’attrazione gravitazionale sul nostro Pianeta in maniera più decisa, anche se certe teorie fanno ancora parte del bagaglio appartenente alla scienza ‘non ufficiale’, che vedrebbe un aumento di fenomeni sismici all’avvicinarsi della Luna. Tra questi, il più agguerrito, fu Raffaele Bendandi.